Biografia


EZIO RANALDI, è nato a Canosa di Puglia, dove vive e lavora. La sua passione artistica, lo vede in giro per l’Europa, dipingendo a smalto opere metafisiche e surreali. Nelle mostre e nelle esposizioni, fatte girando nei diversi paesi europei, partecipa con una sua personale e particolare interpretazione dei paesaggi e delle sognate atmosfere realizzate nelle tante sue composizioni. Servendosi anche dell’acquisita e rielaborata tecnica della cartellonistica, dal forte ed interrogativo impatto visivo, dà una propria movenza alle figure, che sembrano recitare sotto la regia di una stravagante scenografia Felliniana, in cui ogni sagoma, ogni linea ha una funzione artistica, una attinenza con l’opera cinematografica. Molte le sue mostre collettive e personali. Molti i premi e i riconoscimenti avuti. Hanno recensito la sua vasta produzione d’arte i critici: Secondo Del Vento, Donato Capacchione, Juliette De Greeze, Marie Gagliardi, Mario Loperfido, Michele Pangloss, Paolo Levi, Giuseppe Possa, Salvatore Russo, Vincenzo Cracas, Vinicio Coppola, Baronessa Elisa Silvatici. Le sue opere, sparse in molti paesi d’Europa, sono in importanti collezioni pubbliche e private.

POETICA

“Un passaggio, che potrebbe definirsi epocale, si avverte nell’arte concepita e configurata nelle sue opere da Ezio Ranaldi che trasforma la staticità, da sempre interpretata nella parte non sempre appariscente del rappresentato, in un visibile e percepibile dinamismo dei soggetti, animati ed inanimati, effigiati con intelligente sintesi nei suoi elaborati. Ne consegue che le tematiche, comunque evidenziate, partecipano un forte impatto visivo, percettivo ed emotivo, perché incastonati spesso in una spettacolare visione scenografica, a volte teatrale. Si direbbe nuova Pop Art, dal sapore Felliniano, che da vita ad una nuova, emblematica e surreale figurazione? Le sue palpabili emozioni, vissute dalla fruizione con intensa e catartica emozione, consentono di smarrirsi, di perdersi per poi ritrovarsi in un sogno onirico che diventa l’odierna e concreta realtà. (V.Cracas)


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