Biografia

Nasce a Motta San Giovanni il 10 0ttobre 1950..

Professore di Educazione Artistica ad Ivrea, per oltre 37 anni educa generazioni di ragazzi ad amare e rispettare la natura attraverso l’arte. I sogni, l’immaginazione, la voglia di dire con i colori , il confronto con i grandi del passato e del recente presente lo hanno impegnato totalmente durante questi lunghi anni.

Un periodo iniziale ,dal 2008 al 2010, lo vede artefice di una produzione pittorica che conferisce grande risalto al colore e al segno per definire particolari stati d’animo. Equilibri cromatici si interpongono tra fantastici scenari onirici e recondite metamorfosi della pische. . Il colore diviene veicolo precipuo d’interpretazione simbolica, in quanto è in grado di generare non soltanto nuove immagini al di là della rappresentazione dei singoli oggetti, ma è capace anche di evocare memorie abbandonate nell’intimità del subconscio. 

Dal 2010, abita a Corigliano d’Otranto , uno dei tanti paesi del Salento, e il suo viaggio nell’arte continua sulla tela . La piazza….., ecco la tematica intorno a cui gioca la sua fantasia , attingendo a quelle zone profonde della psiche inesplorabili persino dall’io che se ne fa portavoce….non sta qui forse la radice del “bello”….la “bellezza” che salverà il mondo?

 Piazza del Popolo di Muro Leccese, non è meno bella di Piazza Capece di Maglie, o delle piazze che per prime si sono poste alla sua attenzione, da Sogliano a Melpignano, a Lecce, o a quelle che stanno ancora nel “non leggibile” palinsesto della sua fantasia.

Le piazze …., dove, fino a qualche tempo fa la gente si riuniva per trattare gli affari o semplicemente per scambiare quattro chiacchiere, e che oggi sono vuote, sebbene lustrate a nuovo con interventi architettonici di discutibile effetto, che smentisce l’intenzione di restituirle all’antico splendore, dandoci una visione surreale, di una bellezza fredda, come di un oggetto esposto in una vetrina, che fa bella mostra di sé, ma di cui si ignora la funzione. Non c’è splendore senza vita…..e la vitalità di un tempo non è restituibile ….nè i luoghi, né le forme della socialità contemporanea, pur nella globalità dell’espressione e nella tempistica ,esauriscono il congenito istinto del contatto umano.

Ecco le sue piazze…..vuote di umanità, testimoni di un tempo passato, memoria di azioni solo per cui noi siamo, figli ed eredi di chi ha costruito pensando, agendo, lasciando un segno, tracciando una via…

Ciò che è costante nelle sue piazze è il cielo, sempre terso all’orizzonte, anche quando all’azimut è solcato da nubi raramente minacciose, nubi talora dall’aspetto zoomorfico (il cielo a pecorelle) che ne esalta la natura di contenitore del tutto

 Dal 2015 aderisce alla corrente del sensorialismo materico fondata da Guido Carlucci. Questa nuova svolta pittorica dell’artista mostra una evoluzione nella tecnica che si esprime con un tratto, pennello, spesso spatola, più nervoso e più rapido nel gesto e un uso del colore più materico. Partecipa a tutte le mostre organizzate dal fondatore della corrente del sensorialismo materico, Guido Carlucci, e risulta secondo classificato nella 3° edizione della prestigiosa mostra “ Colori nella notte “ e primo classificato nella 2° edizione della mostra “ Svolta materica “.


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