dott. GIORGIO GREGORIO GRASSO - Storico e critico dell'arte
Il linguaggio estetico recentemente intrapreso, unisce in un unicum la fotografia, la stampa e la pittura. Elementi funzionali alla poetica di Anna Montanaro. Essi rappresentano il ricordo nel suo essere confuso, frammentato e frammentario; la memoria, nel suo romanticismo e nella sua dolcezza, per preservarla e trasportarla nel presente.
Una ricerca introspettiva di immagini del proprio inconscio che, di volta in volta, affiorano dalla tela come un ricordo intrappolato nella memoria. Un’immagine alcune volte offuscata ed in alcuni casi nitida, nella quale: oggetti, figure e forme si mescolano sfociando in una narrazione onirica.
La tecnica utilizzata è volutamente effimera e latente volta ad enfatizzare la narrazione e coinvolgere lo spettatore nella ricerca di elementi a lui affini. Graffi e continue velature si alterano creando una lavorazione a più strati sovrapposti che donano profondità alla narrazione “stratigraficando e sedimentano” l’immagine immortalandola nel tempo.