Federico Napoli

Concetti spaziali

Manualità e materia, tattilità e terza dimensione: sono aspetti presenti nell’operazione creativa di Alessandro Bini che ora in ceramica – talvolta non solo monocroma, ma anche con interventi di colore -, ora in legno -, delinea forme plastiche fissandole successivamente su di una superficie lignea nera, spaziale, considerata e proposta dall’autore come illimitata. Sono composizioni nelle quali lo spazio è la forma e la forma è rappresentazione visiva di noi stessi. L’uso di materiali naturali indica l’istintività iniziale dell’operazione di Bini, comunque arricchita dal successivo taglio compositivo selezionato e meditato, ordinato e dinamico, ottenuto guardando ad una impaginazione che è sostanzialmente grafica; la conseguente elaborazione concettuale del primitivo gesto creativo tende a concretizzare entità che si muovono sulla superficie lignea, essa stessa materia – o forse fuoriescono da quest’ultima -, concorrente all’opera finale in quanto, se pure squarciata dalla presenza inserita, la riavvolge, assorbendola. Così la tridimensionalità delle concretizzazioni materiche e lo sfondo monocromo su cui esse si innestano, tendono fra loro ad equipararsi: infatti, in Alessandro Bini pieni e vuoti hanno la medesima carica espressiva.

                                                                                                   Federico Napoli

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