Carla d'Aquino Mineo

TRA SOGNO E REALTA' NELLA POETICA DEL COLORE NEI DIPINTI DEL MAESTRO  ALFREDO PAVONE.

Il dipinto appare come uno stato d'animo: è quasi una finestra che si apre all'aria ed alla luce, creando fonti luminose oltre lo spazio. La pittura  del maestro Alfredo Pavone è fatta di fuggevoli sensazioni che svelano una trama pittorica sublimata da una tavolozza di raffinati valori cromatici nella brillantezza delle tonalità, tra intense e fluenti pennellate impressioniste pregne di vibrante luminosità nelle suggestioni del colore. Così l'immediata gestualità pittorica si libera istintivamente in un clima sqisitamente francese che esalta il dinamismo delle visioni, riprendendo temi naturalistici da usare come base per  variazioni strutturali in composizioni che si evolvono in un' atmosfera di lirica fantasia romantica, mentre scorre una narrazione allusiva, quanto,  fantastica.  Verdi muschiati e variegati della natura, azzurri celestini, grigi perlacei nei vapori dell'aria e rosa smorzati nella freschezza del tocco, colorano nostalgiche vedute marine al tramonto, antichi borghi e paesaggi campestri, tra fitti alberi nell'ariosità del cielo, dove il biancore della luce riflette immagini nell'incanto del reale che diviene trasfigurazione simbolica del mondo visibile ed evocativo dell'autore. Ecco che allora, appare nei dipinti di Alfredo Pavone un senso di mistero nella leggerezza dell'aria, mentre la luce diviene evasione spirituale nella sospensione del tempo e di magici momenti vissuti. In tal modo, i dati figurali delle liriche vedute sono immersi in un'interpretazione simbolico-espressionista nella funzione primaria del colore che trasfonde nell'unita tonale  la carica emotiva dei suoi echi d'animo. Ecco perchè, il colore segue emozioni quasi improvvise ed intense sensazioni visive che si dissolvono nella dimensione psicologica, mentre le armonie naturali rivelano vibrante luminosità, dove aleggia magica poesia coloristica nella tecnica espressiva rivolta al versante francese nell'impressione sentimentale, cogliendo la fenomenicità visiva nei paesaggi, che interpretano nelle rapide ed istantanee pennellate cromatiche il senso della forma nella riedificazione a memoria delle immagini. Da Cézanne a Manet, quindi, i dipinti del maestro Alfredo Pavone, richiamano quel gusto francese negli intensi ritratti e nel fremito di luce nell'ariosità del paesaggio, dove la visione diviene trasognata per ricreare una dimensione ideale e trascendentale  nei valori cromatici  che si incontrano tra gli effetti chiaroscurali, mentre fluisce il pathos nel colore come espressione di emozionalità. Alla fine, le vedute in fuga prospettica sono ampliate a seconda delle emozioni dell'artista, entro immagini ricreate dalla fantasia ed ispirate da una tensione espressionista, costruendo rapporti spaziali diversi da quelli tradizionali, in cui le visioni si evolvono in memorie nel fascino di un sogno. Stà qui il pregio nei dipinti del maestro Alfredo Pavone: il dialogo atavico con la natura e le riflessioni esistenziali sono tradotte nell'espressione della realtà con magica bellezza nella ricerca costante di effetti luminosi nei riflessi speculari dell'acqua, risalendo la china di un'armonia lirica e cromatica con pulsante luminosità nelle voci segrete e musicali dell'arte pittorica.                

                                                                                                 Carla d'Aquino Mineo





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