Franco Bulfarini - Maestro e critico d'arte

Andreas McMuller - Se lo sguardo sulla realtà genera emozioni  

Una Lumix FX1000, Ottica Leica ed in una notte del 2015, su di un traghetto direzione Palermo -Napoli nasce lo scatto "Stair to the Moon" (Scala alla Luna). Mi è capitato di prendere quel traghetto e comprendo l'emozione provata dall'artista che ha saputo cogliere l'attimo in cui il rullio della nave e lo sciacquio delle onde marine abbracciano la luce della luna, e questo nel silenzio della sera che si fa notte, con i suoi ultimi echi, sono questi momenti ove la mente dell'artista ed il suo cuore si lasciano trasportare dalle emozioni.

La Luna è meta, è simbolo cosmico cui attingere ispirazione, alla ricerca di sensazioni profonde deprivate delle tante ipocrisie del vivere. In  questi attimi fuggenti è fondamentale per l'artista trovare il tempo dello scatto, il momento  giusto, ove l'istinto abbraccia la ragione.  Ed ecco il clic che fissa l'attimo giusto da eterniz­zare ove i colori del metallo di corrimano e ringhiere, possano riflettere la luce del disco Lunare. Una Luna piena, simbolo di completez­za, di totalità.  

McMuller, con la sua macchina fotografica, squarcia il velo di Maya, per penetrare nella realtà altra, della sorgente fonte di vita, che come dice il noto filosofo Jung: "ci ha calati su questa terra, come semi per germogliare la nostra essenza". La Luna è metafora dell'oltre che ci comprende, da cui cogliere il senso del nostro esistere e vagare nel cosmo infinito. Mc­Muller si confronta, nelle sue foto, con la vastità della natura, cogliendone forza ed energia, rendendo ogni scatto tappa di un percorso teso ad osservare il mondo, nelle sue forme molteplici e maestose, per renderne la Poesia. 

Eccolo il fotografo artistico che cerca le forme del visibile per definirne il lato nascosto, il significante. 

Ogni foto decanta ragioni profonde, pensieri sottostanti, la realtà nella sua essenza di bellezza, oltre nebbie ed ombre, per dissotterrare emozioni, per percorrere la via della luce.

In altre foto, fra cui "Foglia d'Inverno", una foglia è immota sulla neve, a declinare per metafora la  circolarità della vita: conclusosi il suo ciclo vitale essa assume cromie di maggior interesse, generando un lirismo mai così forte. 

La riflessione è sulla caducità delle cose di questo mondo, ma anche sulla loro trasformazione. Nulla andrà perduto, la storia di vita che più non sarà tale come la conoscevamo, troverà ricomposizione attraverso l'obiettivo e l'occhio attento dell'artista. In McMuller sono gli stati d'animo a dettare il momento dello scatto, che renderà visibile l'invisibile.  

Se il dato naturalistico indubbiamente è importante per Andreas, poi mi appaiono gli scatti di una delle sue gallerie virtuali: la galleria McWhite,  e qui trovo immagini straordinarie di nudi femminili, come Candore (Torino - Febbraio 2017 - Nikon D800), Colline (Milano - Luglio 2017 - Nikon D800), Triangolazioni (Torino - Febbraio 2017 - Nikon D800). Sono scatti che conferiscono alle immagini purezza e candore; come sculture del Canova, hanno un fascino unico che è qualità

Andreas si reinventa di continuo, come solo può fare un virtuoso. Le macchine fotografiche non gli nascondono nulla, le usa come il pitto e i pennelli con sicurezza e maestria rara, egli è fotografo da oltre trenta anni, dal 1996 realizza saltuariamente servizi per aziende e dal 2012 foto d'arte, esposte in mostre e gallerie in tutt'ltalia.  

Nel suo vagabondare l'artista percorre un'Italia ricca di contrasti, ed appare il suo amore per !I vedutismo montano, con scatti di vallate sconfinate, rocce scoscese, ghiacciai, che suggeriscono la forza dei luoghi, colti in un sussulto romantico che si nutre d'immenso. Una natura grande ai nostri occhi che dona un senso di libertà, di evasione, di speranza, che pervade l'animo arricchendolo di poesia.

Lo sguardo dell'artista va oltre la mera rappresentazione, che tutti possono fare a loro modo, egli riesce ad ottenere una misura interiorizzata delle immagini, che supera la parvenza per decantare la sostanza, quella realtà diversa ed alterata che ognuno possiede, ma che non tutti riescono ad esprimere a percepire a pieno, e tan­tomeno a condividere.

La realtà è sempre bivalente: dato di superficie e dato interiore, elemento oggettivo e riferimento soggettivo, il cui congiungersi produce una nuova realtà, che non ci era dato di conoscere e che artisti talentuosi come Andreas McMuller possono cogliere e trasmettere. 

Franco Bulfarini

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