Lisa Massei

"Lo Spazio del Corpo" presentazione mostra personale La prima parola che mi viene in mente, osservando le opere di Anna Gallo, è delicatezza, sarà per la morbidezza delle forme, sarà per l'uso rilassato dei colori. La seconda parola è corpo, corpo come carne, come movimento fra corpi. Poi affiorano le mani, che sembrano farsi spazio nel colore, le mani come simbolo, come gesto, come segno d'identità, come desiderio di contatto. C'è poi la sensualità nei movimenti, la sacralità del corpo, corpo , corpo . Lo spazio del corpo, come suggerisce, appunto, il titolo della personale dell'artista, sembra essere lo spazio che il corpo si prende nella vita di tutti i giorni, lo spazio del corpo fra i corpi, lo spazio del corpo nei gesti. E queste figure, morbide, a tratti sensuali, sembrano volerci comunicare un movimento, fragile, e forte nello stesso tempo. E le mani: le mani dietro cui nascondersi, le mani dove ritrovarsi e ritrovare un contatto epidermico, emotivo, che scende dentro noi stessi. La tecnica usata dall'artista mi ha lasciato immaginare, forse idealizzare, questi corpi come sacri, che lasciano impressa la loro traccia sulla stoffa. Infatti la sperimentazione dell'artista si basa sull'uso dell'acquerello con una concezione del tutto personale: mescolato con caffè, gessetti e acrilici. Il supporto non è la tela, ma teli, teli che ricordano lenzuola. Il caffè, le lenzuola, piccoli messaggi che ci riportano ad assaporare la quotidianità nei gesti, nella vita di tutti i giorni. Allora mi viene da pensare all'esperienza di una donna, una donna che non è tale solo per definizione, ma: donna e mamma, donna e moglie, donna e artista. Quello di Anna Gallo, è un dono, se vogliamo, una finestra sulla sua vita, un'artista che ci sta tendendo le mani per accompagnarci a visitare il suo percorso.
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