Marco Grilli, Storico e Critico d'Arte (Recensione Mostra "Un Sogno Bambino" presso la Galleria Mentana, Terni dal 10 al 24 Febbraio 2018)

Un Sogno Bambino. Il Maestro "Antonella Bonaffini" torna a Terni.

Siamo qui con Antonella Bonaffini  che torna di nuovo in Umbria. Antonella è da sempre appassionata molto della nostra Regione, è già stata a Terni ma questa volta ci torna in una veste nuova, perchè antonella Bonaffini, da sempre nota come la "Pittrice Del Buio", è stata recentemente incoronata "Regina Della Luce": un cambio forte che segna anche una nuova nota stilistica nei confronti dell'operato  del Maestro Bonaffini che oggi propone proprio una mostra particolare. Il titolo "Un Sogno Bambino" è un titolo evocativo che rispecchia le opere esposte nelle quali vediamo questa bambina che ricorre all'interno di molti quadri, perchè in fondo chi fa arte e creazione artistica ritorna in un certo senso un pò bambino. Ma perchè lo fa? Lo fa perchè il primo modo per conoscere il mondo, per indagare ciò che ci circonda è guardare il colore, guardare le forme, dare un senso in tre dimensioni a ciò che veramente si vive nel quotidiano ed anche realizzare delle opere d'arte, che da bambini sono dei semplici disegni, ma in realà sono pura fantasia, pura creazione, non sono mitigate da un percorso, non c'è uno studio dietro, ma è proprio un segno tangibile del dare libero sfogo al proprio animo. Questa è una componente importante che ricorre molto spesso in Antonella, che nelle sue opere mette appunto a nudo la sua anima. Io ho avuto il piacere anche in altre situazioni di sottolineare proprio questo aspetto particolare del Maestro Bonaffini. Non sono delle semplici opere che vanno a decorare una stanza quelle che lei fa, non sono delle opere che vengono fatte per accontentare il mercato dell'arte ma sono delle opere che hanno un significato più profondo che è quello di rendere manifesto un sentimento che è il sentimento che Antonella prova nel creare quelle opere. Ecco, allora, che Antonella è anche Maestro d'arte, a tutti nota come "La Pittrice Del Buio", non perchè le sue opere fossero cupe, anzi è proprio il colore quello che domina, ma è per riportare l'attenzione su questa donna che crea nell'intimità della notte quando il mondo si ferma, dando libero sfogo al suo animo, alla sua creazione; è il suo essere Io, il suo essere interiore che esce finalmente fuori perchè si allontana la quotidianità, si libera la mente e si può finalmente tornare a riflettere. Quindi questa intimità non poteva rimanere compressa nel cuore della notte ma alla fine irrompe l'essere artista nella quotidianità, in tutto ciò che si fa e Antonella lo dimostra molto bene con queste opere.

Non è un cambio stilistico perchè conserva sempre quella che è la sua vena artistica. L'artista nel tempo va a mutare in parte la sua produzione artistica perchè quello che cambia è la sua quotidianità, le sue esperienze, non si cresce soltanto come età, come numero, si matura interiormente, si sviluppano dei sentimenti diversi e questo è tipico di un'artista che riesce a mettere a nudo la sua anima.

Quindi un cambiamento è sintomatico che l'artista vive la sua arte e riesce a renderla a tutti evidente tramite queste creazioni. Un'artista che produce opere sempre uguali a se stesse alla fine è un'artista un pò statico, non riesce a fuardare a 360 gradi quello che è il suo aspetto interiore. Quindi credo che con questa nuova mostra Antonella abbia davvero messo a nudo l'aspetto primordiale, qello della semplice creazione e la semplice espreessività del proprio essere interiore. Questo tendo a sottolinearlo perchè molto spesso nell'arte non si da più ascolto all'Io, all'aspetto della creazione, ma si da ascolto al mercato perchè ovviamente fare arte vuol dire sopravvivere per chi dedica la propria vita a 360 gradi a questo mondo, quindi si tende a frenare quella che è la propria vena artistica soprattutto se innovatrice, al fine di poter accontentare il mercato e poter continuare a fare l'artista.

Antonella questo invece l'ha capito bene, perchè nonostante tutto mantiene fede a quella che è la sua creazione, va avanti per la sua strada e non si turba quasi dell'opinione altrui perchè l'importante dell'arte è suscitare un sentimento, può piacere come può non piacere, ma qualcosa ha fatto comunque provare perchè dire anche "A me non è piaciuto, non mi trasmette nulla" è comunque provare un sentimento che merita di essere vissuto per comprendere ciò che è veramente bello per ognuno di noi.

Quindi io non posso che ringraziare il Maestro Antonella Bonaffini per questa nuova testimonianza di animo, sentimento, vitalità e la sua vena artistica sicuamente ci porterà avanti nel tempo per molto.

Marco Grilli, Storico e Critico d'Arte, Curatore

Terni, Febbraio 2018 

Scopri di più