IVO GIGLI

Sul Corriere Romagna del 3 aprile 2005

I "Segreti" della Corsini alla galleria l'Immagine

La pittura a volte si apre a dimensioni interiori - anche mentali - le indaga e cerca l'abito, la veste idonea a rappresentarla e anche sublimarle con la materia, come, dato il contenuto sfuggente, un'evocazione. L'abbiamo avvertito nei grandi dipinti di una mostra di Antonietta Corsini, Segreti, alla galleria dell'Immagine di Rimini. Sono grandi tavole dall'atmosfera crepuscolare, volti traspaiono in un tenue frascame o in un baluginare d'acqua, fors'anche nel velame di nubi: sono lamine d'alluminio e d'oro incastonate, adagiate su figure come una remora, un occultamento che ingenera silenzio, una sospensione o un'attesa, quanto, appunto, di fronte a segreti, quelli dell'anima, della comunicazione. Come scrive Valerio Dheò nella presentazione: "Su tutto prevale un'atmosfera aurorale e segreta, come di un universo che si dischiude lentamente alla vita". La Corsini ci dice che ama parlare attraverso i suoi lavori dei volti cari, amati, i volti della quotidianità, un ritrovare iconico il suo, di valori oltre la banalità - e perciò, oltre a questa andare nel profondo delle cose, dei sentimenti, scoprirli. Di qui la ricerca espressiva (e psicologica) nella velatura dell'alluminio e dell'oro metafora come scorza della pigrizia, dell'abitudine, dell'apparenza, tutto ciò che esistenzialmente cela il sentimento delle cose, soggetti appannati ora solo in parte, ora quasi interamente in una evanescenza albale. Psicologia e subliminalità nelle diafane apparizioni: rappresentazioni che a volte paiono sfuggire oltre il confine dell'informale. E la stessa atmosfera spenta e malinconica delle tavole, è un altro tratto stilistico di un sentire e di un rappresentare; v'è nell'elegiaca bellezza delle oper come un lungo, morbido adagio di un racconto latente, v'è l'infinita ricerca che l'affetto continuamente alimenta. Il lavoro dell'artista non sembra facilmente allineato a generi contemporanei o della genealogia della storia moderna dell'arte, ma è chiara la sua capacità di manipolare generi pittorici differenti con un istinto che ha il senso armonico del ritmo e del decorativo.  Nella sala, esposte anche piccole tavole stilisticamente omogenee ove l'elemento informale sembra prevalere. Antonietta Corsini è nata a Rimini dove vive e lavora. La mostra si è chiusa il 30 marzo.                                           








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