Carla D'aquino

TRA SOGNO E REALTA’ LA POETICA DELL’IMMAGINARIO NEI DIPINTI DEL MAESTRO ANTONIO D’ANTINI Un racconto sospeso nel tempo, nell’apparizione inconsueta delle cose, delle figure tra oniriche vedute in fuga prospettica, poste tra la visione ed il ricordo, distingue la suggestiva narrazione figurativa del maestro Antonio D’Antini. Il suo percorso creativo si snoda attraverso dati espressivi che uniscono armoniosamente l’analisi concettuale con la poetica dell’immaginario in una raffinata lettura simbolica nella contemplazione del reale. La ricerca, quindi, si apre ad una dimensione figurativa che approda a spazi surreali nell’abbandono alle forze del sogno e dell’inconscio che appartengono alla dimora esistenziale dell’autore. Tutto diviene rivelazione nei dipinti di Antonio D’Antini in un racconto allusivo, quanto, fantastico in una percezione visiva che non è soltanto fisica, ma anche interiore. Ecco che allora, la realtà visionaria è trasfigurata mediante la riflessione dell’autore che percorre un viaggio ideale del pensiero verso un’evasione fantastica, ma direi spirituale. Le morbide pennellate scorrono nella spontanea gestualità pittorica, evidenziando nei virtuosismi cromatici suggestioni impressioniste nel captare l’attimo di luce nella riedificazione a memoria delle immagini che si evolvono in visioni surreali, mentre il tempo trascende lo spazio in un sentimento lirico e sognante. Da Cézanne a Magritte, quindi, distingue l’autentica modalità stilistica del maestro Antonio D’Antini, ponendo al centro della sua tematica lo studio nell’analisi degli elementi psicologici dell’uomo, delle sue azioni e fantasie, attraverso un linguaggio simbolico-espressionista che ha la sua matrice nel filone storico tedesco, coinvolgendo artisti a livello internazionale come Munch e Kandinsky, dove il colore che si stempera nelle forme, ha sempre il ruolo di protagonista, mentre il motivo ispiratore delle immagini è l’esternazione del mondo intimo dell’autore. Gialli dorati, verdi variegati della vegetazione, ocra sabbiosi ed azzurri luminosi danno vita ad una ricca tavolozza cromatica che si posa sulle armonie naturali, mentre le immagini trasognate nelle vedute ariose svelano un logos ideale di emozioni che superano la tangibilità realistica, aprendosi ad una nuova fantasia creativa. Metafore, ma vorrei dire anche apologhi morali ed allusioni della vita. La tensione verso il sogno e la poesia è coinvolgente. Antonio D’Antini riesce, mirabilmente a coniugare la sua fuga onirica con una sorta di estrema lucidità. Sta qui il fascino nei dipinti del maestro Antonio D’Antini: tra sogno e realtà, razionalità e sentimento delle cose nasce l’ispirazione creativa tra melodiosi cromatismi e squisiti virtuosismi di colore che traducono la riscoperta dei valori, seguendo istintivamente la natura ed il mondo visibile in una dimensione sognante, mentre le forme immaginarie svelano frammenti di vita in una interpretazione dell’odierna cultura avveniristica orientata sempre verso nuove forme espressive per un nuovo concetto d’arte, dove il racconto pittorico della memoria sublima l’arte alla luce del sentimento. Carla d’Aquino Mineo
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