Claudia Ferraresi Locatelli

UN "PAESE" NEL MONDO

Opere di Osvaldo Mascarello

Osvaldo Mascarello nasce nelle Langhe, in Piemonte, dove sogna di ritornare, almeno, con la memoria. Fin da giovane dimostra una predisposizione per il disegno e grazie a questa sua inclinazione è portato a ricordare e celebrare la sua terra di origine. 

E’ la memoria che lo ripaga del suo lungo peregrinare per un lavoro interessante di ricerca e di scienza, ma che però lo ingabbia, esasperando il desiderio di "libera natura" e "libero racconto". Affiorano dunque, per ora, ancora memorie di vagabondaggio attento a ciò che lo colpisce delle bellezze paesaggistiche, dei monumenti, dei templi della storia e dei costumi di popoli asiatici, indiani, secondo le ultime frequentazioni. Ma nell’animo dei grandi viaggiatori, per diletto o per obbligo, ritorna sempre struggente il desiderio dei ritorni ai luoghi di appartenenza e agli affetti cari. Quel luogo, quel paese da tempo lasciato per il piacere di ritrovarlo, è La Morra, cuore pulsante della Langa più produttiva.

Molte attenzioni pittoriche sono dedicate al paesaggio delle vigne, dei castelli che disegnano una collina. La strada è infinita e va verso l’orizzonte tagliando vigne ordinatissime verso traguardi ignoti. Le opere di Osvaldo Mascarello fanno riflettere sempre: come le "donne partigiane" con fucili e biciclette abbandonate e le rappresentazioni religiose della natività, passione e resurrezione. Un taccuino di viaggio, dalle Langhe a Pechino, dove emergono riferimenti simbolici, bellezze architettoniche, conoscenze dirette da "fissare" per non dimenticare. Il mezzo pittorico una esigenza innata al racconto intimo ed emozionale.

Anche la fotografia lo ha sempre appassionato, ma anche questo è stato un modo per "fissare" presenze da elaborare poi. Dopo il carboncino e l’acquerello, ora è l’olio e l’acrilico su tela che lo aiutano a ricordare, lasciando traccia indelebile nei suoi quadri. La tecnica è pulita e limpida come il candore fanciullesco del suo racconto artistico che lo spinge a proporsi in mostra per condividere quel desiderio di "radice" che è il frutto dei suoi sogni, il sogno di molti, per fortuna.


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