Dott.ssa Eleonora Continella

CONNIE SCIACCA, pittrice autodidatta ma formatasi presso gli studi di noti maestri catanesi, affida alla sua abilità pittorica e sensibilità d'animo un arduo ma ben riuscito compito: quello che potremmo definire il "rendere visibile l'invisibile". In tutta la sua produzione pittorica, costantemente improntata all'evoluzione stilistica e tecnica, il comune denominatore è infatti la capacità di rappresentare visivamente ciò che normalmente è nascosto alla vista, ma che muove e trascina invisibilmente le nostre vite: emozioni, energie, percorsi interiori, meccanismi fisiologici e psicologici che non percepiamo, ma che regolano i processi della nostra intera esistenza, e che l'abilità pittorica di Connie Sciacca ci disvela, cromaticamente e figurativamente, in un emozionante viaggio guidato dalla sua spiccata capacità introspettiva: come ebbe a scrivere Antoine de Saint-Exupéry, "Non si vede bene che col cuore: l'essenziale è invisibile agli occhi".
Nelle prime produzioni pittoriche di Connie Sciacca, i soggetti sono solo apparentemente astratti: un mosaico di colori turbinanti e avvolgenti, che raffigurano le invisibili forze che muovono il creato e l'animo, l'infinitamente piccolo, impercettibile all'occhio umano ma essenziale alla vita stessa. Così in "Genoma Umano", "Goccia di Giacchio in Luce Polarizzata", "Intelligenza emotiva", "Onda energetica".
Da questa esperienza, grazie alla spiccata inventiva e costante volontà di sperimentare e apprendere, Connie Sciacca passa agevolmente a raffigurazioni figurative iperrealiste, caratterizzate non solo dall'abilità tecnica di riprodurre il dettaglio, ma soprattutto dalla capacità di utilizzare colori "nuovi", più vividi e interiori, dove la tela diventa un filtro che enfatizza le luci e i riflessi, amplificando le emozioni. I temi sono quelli della natura, delle sue magiche e incorrotte atmosfere, in cui lo spettatore, viaggiando nello spettro infinito della luce e dei colori, trascinato dallo scalpitare dei colori, ritrova se stesso e la via verso la pace interiore. Ma ancora Connie Sciacca ci stupisce, trasmutando la perizia tecnica dell'iperrealismo nella pittura surrealista che si affida ad un simbolismo fluttuante tra sogno e realtà per raffigurare - ancora una volta - ciò che è nascosto: l'interiorità, ciò che non mostriamo agli altri e a volte neanche a noi stessi. Troviamo, ad esempio, il tema dello specchio, che non riflette più la realtà esteriore e smette di essere strumento narcisistico, per diventare simbolo dell'introspezione, il guardarsi dentro che fa emergere gli aspetti reconditi e negati della nostra identità, passando inevitabilmente per la maschera di pirandelliana memoria, che li nasconde alla vista della società, spettatrice del teatro della vita in cui l'individuo sembra ambire solo al compiacimento di sé, rimanendo incatenato alla materialità del mondo e alla finzione del gioco delle parti.
Infine, in perenne ricerca della piena consapevolezza espressiva, Connie Sciacca approda alla pittura metafisica, nella quale gli oggetti ritratti, disposti senza un apparente nesso logico, in forme geometricamente inusuali ed entro atmosfere magiche ed enigmatiche, conducono l'osservatore allo stupore e a sensazioni nuove e sconosciute, che spezzano il comune il filo logico delle cose per portare al dubbio e alla riflessione, in una nuova e inedita dimensione del reale. E' infatti travalicando il limite della realtà per come noi la conosciamo che giungiamo al suo significato "metafisico", quello che, come sosteneva il maestro Giorgio De Chirico, "non possono vedere che rari individui in momenti di chiaroveggenza, così come certi corpi occultati da materia impenetrabile ai raggi solari non possono apparire che sotto la potenza di luci artificiali quali sarebbero raggi X". In questa forma rappresentativa, grande importanza hanno gli archetipi che riportano all'arte classica, alla storia e al mito della nostra terra di Sicilia, come simboli antichi ma allo stesso tempo ancora modernissimi e attuali. L'atmosfera è quella del sogno, popolata da silhouette di figure pensose e malinconiche, pronte a librarsi nel paesaggio incorrotto e magico, dove i logici rapporti dello spazio e del tempo sono ormai infranti.
Ed è grazie al superamento di questi limiti, e alla conoscenza del nostro passato e della nostra storia, che approdiamo al vero significato delle cose, il cui fine ultimo appare il raggiungimento della libertà del corpo, dell'anima e del pensiero, superando il giogo degli istinti, dei soprusi, delle meschinità e della violenza insiti nella stessa natura umana, per raggiungere quel difficile, forse quasi impossibile equilibrio tra la ragione e il cuore.
Allora, forse solo l'arte può risanare questo conflitto, in un processo in cui l'estetica si riflette nell'etica, e nel caleidoscopio della tela, che filtra e scompone i colori e i soggetti, la duplicità degli aspetti e degli opposti si trasforma e si annulla nella bellezza, creando l'unicità dell'Io.
                                                                                                                                                                    

                                                                                                                                                                                                                        Dott.ssa Eleonora Continella

A partire dal 2012, Connie Sciacca ha allestito numerose mostre personali in Sicilia e all’estero: presso gallerie a Parigi e Bruxelles, a Catania presso “Le Ciminiere”, Galleria “Arte Civita 28” e Palazzo della Cultura, presso il Comune di S. Giovanni La Punta, Parco Aniante e di Viagrande, Palazzo Santonoceto di Acireale, Cantina del Comune di Aci Bonaccorsi. Numerose anche le collettive: la mostra annuale d’arte moderna “Arte Padova”, Comune di Aci Castello, Gravina, Catania, Belpasso, Ragalna, S. Tecla, Viagrande presso il Palazzo Partanna, la bipersonale presso la Galleria civica "Pippo Giuffrida" di Misterbianco, organizzata dall'Accademia d'arte "Etrusca", la mostra presso la Galleria d’Arte Iazzo di Roma durante la quale le è stata conferita menzione speciale della giuria, la collettiva e concorso “Vernissage” presso il Museo Emilio Greco di Catania che l’ha vista vincitrice del Primo Premio, e numerose altre esposizioni.

                                                                                                                                                                                                                                           



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