prof.ssa Antonella Nigro, Critico d'Arte

L’onda, la stella e l’origine

Liriche stilizzazioni e rimandi simbolici, nell’opera pittorica e ceramica di Cristian Palazzo.

Cristian Palazzo, artista versatile ed originale, presenta una ricerca che spazia dalla pittura alla ceramica, attraverso una cifra stilistica personale e fedele a se stessa.

La tecnica pittorica abbraccia, di preferenza, un semiastratto che non abbandona mai completamente la figurazione, ma la idealizza con elementi segnici, curvilinei e danzanti, sublimati in percorsi e confluenze elegantemente composte sulla superficie.

Emblemi stilizzati, quelli dell’artista, emergenti dalle acque che si tingono dei colori dell’onda e di essa posseggono le sinuosità e la meraviglia, o ancora del verde in tonalità digradanti e metaforiche: dall’acceso smeraldo al delicato veronese, dal poetico giada al mitico persiano.

La natura ispira l’artista che vive, pienamente e con orgoglio, la sua terra dalle magnifiche coste e dai famosi paesaggi, riscontrabili in colori dominanti tutta l’indagine artistica, tra i quali l’uso di nuance ocra, ambra, oro che evocano il sole che bacia vedute e panorami, la sabbia di spiagge sognanti e incantate, gli agrumi profumati e maturi.

Lo studio di un colore che diviene materia o che perdura nella sua pura essenza quasi priva di stesura, è riscontrabile in alcune tele nelle quali si ritrovano le citazioni delle neoavanguardie in merito a picassiani interventi di prelievo dalla realtà, nonché surrealisti e pollockiani dripping.

Il modus operandi di Cristian Palazzo, dunque, dimostra una conoscenza e un interesse per i linguaggi che, nel Novecento, furono espressione della spontaneità artistica, della creatività lirica, della valenza magica dell’immagine.

La ceramica, dalle forme concepite sia in linea con la tradizione sia con peculiarità ed estro, presenta decorazioni che incatenano, ad un nucleo centrale, delicati archi e libranti parabole.

L’elemento iconografico del vortice, infatti, si lega ai concetti di continuità ciclica e di creazione, poiché rende manifesto e prolunga all’infinito il movimento circolare che nasce dal punto di origine dal quale l’artista dipana la raffigurazione.

Tale scelta rappresentativa sposa perfettamente la disciplina artistica nella quale è inserita, poiché la ceramica trova nella terra, nell’acqua, nel fuoco, ovvero negli elementi primari della vita, il suo esistere.

L’analisi della resa estetica del principio fondante, del punto di partenza, della genesi si riscontra nella predilezione di una forma che caratterizza l’opera materica di Cristian

Palazzo, ovvero l’uovo.

“Ex ovo omnia” (Tutto dall’uovo) sentenziò Empedocle decretando la provenienza di ogni essere vivente da questo elemento, inteso nel senso più ampio di germe, di albore.

L’uovo è simbolo trasversale in numerose culture, pagane e religiose, di vita, rinnovamento, fecondità e nell’arte – dai dipinti narranti il mito della bellissima Leda amata da Zeus ai capolavori di altissima gioielleria di Carl Fabergé creati per la corte dei Romanov – soggetto indiscusso di grazia, per la perfezione della forma, nonché traslato augurale di nascita e rigenerazione.

Cristian Palazzo esprime, con tale proposta, un gusto raffinato e complesso che affonda il suo interesse nella composita arcaicità del simbolo e nell’articolata manifestazione iconica dell’origine, trasfigurandoli in profili, conformazioni e colori dalla potente carica empatica recuperando un’obliata appartenenza, in termini di memoria, storia, significati e senso, di ognuno e di tutti.

proff.ssa Antonella Nigro 

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