Gianni Dacomi

Costante meditazione sulla forma, costante volontà di ricerca della forma che si continua a correggere a distruggere, ad applicare nuovamente con tutti i mezzi e l'esperienza possibili- questo lo scriveva Franc Marc, massimo rappresentante dell'impressionismo tedesco, lo ritroviamo pari  pari nella irriducibile volontà espressiva che Daniela Maioli ci presenta. Dai primi quadri, inizialmente ancorati al clichè di Tamara de Lempicka ed i virtuosismi pittorici dell'iperrealismo, l'artista conduce la ricerca verso l'essenzialità, e per istinto, realizza un raro equilibrio cromatico dell'immagine con un disegno impeccabile che si accorda con il profondo senso della struttura in  splendida armonia.  Nei soggetti floreali, il colore diventa grande  protagonista , puro, immediato, la fluidità esecutiva le consente il passaggio dalla delicata fragile dolcezza ad una incredibile forza che tramite la sua tavolozza smagliante , si circonda di un'atmosfera raffinata ed elegante che coinvolge e rapisce. L'artista ricerca un tipo di bellezza spontanea, aspira ad opere di estrema intensità, dove si sviluppa l'idea che sta rinchiusa nella serenità armoniosa del mondo.
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