Frosinone, l'artista d'avanguardia Riccardi inserito nella Treccani

E' stato un esponente autorevole del movimento d'avanguardia. Il critico romano Enrico Crispolti lo aveva definito un "artista multimediale" per la sua versatilità, un binomio di maestria e talento che riusciva a esprimere sotto varie forme: sia da pittore e scenografo sia da regista teatrale, scultore e scrittore. Già, perché il frusinate Gian Carlo Riccardi, nato nel 1933 e scomparso nel 2015, è stato tutto questo. Una carriera, durata oltre cinquant'anni, caratterizzata da lavori, produzioni e sperimentazioni e che ora si arricchisce di un nuovo riconoscimento. Il nome di Riccardi, infatti, è stato inserito nell'enciclopedia Treccani, nella preziosa raccolta di volumi in cui figurano importanti autori e protagonisti della cultura e delle arti.

La passione per la creatività lo aveva catturato sin da ragazzo e lo ha accompagnato per tutta la vita.

D'altronde, dopo la maturità classica, aveva conseguito prima il diploma in Scenografia all'Accademia di belle arti di Roma e poi in Regia teatrale e cinematografica al Centro sperimentale di Roma. Da lì l'inizio di un lungo e avvincente percorso, che, tra l'altro, negli anni Sessanta lo ha visto esordire anche come caricaturista per riviste satiriche e giornali umoristici come Il Travaso delle Idee, La Tribuna Illustrata, Il Bertoldo e Simplicissimus nonché per il periodico Il Borghese.

Ha fatto parte dell'avanguardia teatrale romana, collaborando con Carmelo Bene, Memè Perlini, Mario Ricci, Pino Pascali, Nino de Tollis, Filippo Torriero, ed è stato cofondatore del Teatro La Fede, in via Portuense nella Capitale, insieme a Giancarlo Nanni, Manuela Kustermann, Pippo di Marca, Valentino Orfeo e Giuliano Vasilicò. Ha firmato diversi video e film brevi e nel 1973, a Locarno, ha vinto il premio della critica con il cortometraggio Immagine Pubblica.

Diverse le amicizie e le frequentazioni coltivate da Riccardi nel mondo della cultura, della letteratura e dell'arte di allora: in particolare quelle con Achille Bonito Oliva, Cesare Zavattini, Alberto Moravia, Filiberto Menna, Vito Riviello e con Libero De Libero.

Le opere pittoriche e le sculture realizzate dal poliedrico artista frusinate sono state esposte in Italia e all'estero. A Frosinone e in Ciociaria Riccardi ha lasciato la propria impronta e il segno della sua arte, come “La stanza dei miracoli” in via Marco Tullio Cicerone e i dipinti custoditi nella sede della Fondazione Mastroianni di Arpino. Non solo questo, però: nel capoluogo aveva dato vita al Gruppo teatro laboratorio arti visive e al Teatro club. Aveva ideato, inoltre, anche la rassegna "I percorsi della memoria".

https://www.ilmessaggero.it/frosinone/lazio_frosinone_roma-7438968.html

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