Chiara Pozzobon

Amore infinito 

 

“Dio mi aiuti a sopravvivere a questa storia d’amore mortale” era la frase sotto al murales dell’artista sovietico Dmitri Vrubel, che raffigurava il celebre bacio sovietico tra Erich Honecker e Leonid Brezhnev, tratto da una foto di Regis Bossu.  

Qui il bacio però rappresenta una storia d’amore immortale, così immortale che non si comprende in che epoca siamo, anche se il basco di lui e il fazzoletto sul capo di lei fanno pensare ad un’epoca risalente ad almeno 60 anni fa.  

E così immortale che i volti sembrano quasi dei segni della natura, che richiamano alla mente anche Arcimboldo, con le sue composizioni antropomorfe realizzate con la frutta e la verdura.  

Non solo, in fotografia Mario Giacomelli con la serie Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi assimila le rughe del corpo umano ai solchi della terra che il contadino un tempo coltivava: “I calli che l’uomo aveva un tempo sui palmi della mani, la terra ancora li porta”, afferma spiegando la serie dei Paesaggi.  

Quello che si vede qui, anche se a tratti forse ripugnante, è il ritratto dolce del sentimento più forte del mondo, l’amore, a cui tutti aspiriamo. Amore che oggi non riusciamo a mantenere, a curare e che spesso perdiamo per la mancanza di pazienza e di cura, distratti dal divenire incessante delle cose.  

L’artista ci mette di fronte, invece, ad un bacio in bianco e nero, testimone non di una passione rovente e dai colori scoppiettanti, che passa in fretta, ma di una cura e una pazienza lunghi una vita e oltre… come il contadino che, con costanza, alleva la sua pianta. 

 

Chiara Pozzobon 


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