Pasquale di Matteo

Giannino Scorzato 

Giannino Scorzato è un pittore valdagnese il cui realismo è un mezzo per declinare la voglia di vivere, aperto al cambiamento e all’eterno divenire. 

Il suo percorso artistico è singolare, poiché  Giannino Scorzato comincia con i colori a olio, per poi passare solo in un secondo momento alle matite, a lui espressione più congeniale per lanciare i propri messaggi. 

La scelta cromatica dell’uso del bianco/nero è una miscela in cui passato e presente si intersecano alla perfezione, come in un Tao fatto girare a forte velocità, laddove il nero si fa bianco e quest’ultimo diventa nero. 

L’armonia dei chiaroscuri di Giannino Scorzato racconta attimi disperati, abbracci affettuosi, baci contornati da volti segnati dal tempo, rappresentazioni di scene e di luoghi del mondo di cui Giannino Scorzato ha nutrito l’anima, rielaborando le sensazioni suscitate per dare vita alle sue opere d’arte. 

Bambini disperati, in scenari di guerra, e baci pieni di passione sembrano i temi preferiti dall’artista, argomenti che riconducono all’amore e alla necessità di essere amati. 

Tuttavia, Giannino Scorzato rivela tutta la propria viscerale passione nelle opere ambientate in montagna, tra ghiacciai che sembrano insormontabili e foreste da perdersi oltre l’orizzonte. 

I muri bianchi che arrivano a solleticare il cielo sono, in Giannino Scorzato, metafora del vivere, delle vicissitudini troppe volte definite insormontabili, ma che l’artista invita a rivalutare, ora con cieli illuminati dal sole, altre volte con volti sereni di persone anziane, come a voler spigare che ogni problema presenta anche una soluzione e che, perciò, non bisogna mai abbattersi. 

Il bianco e il nero la fanno da padrone, dove la luce rappresenta la vita, la speranza, ma anche un forte desiderio di cambiamento, mentre il nero non è solo segno figurativo, ma un filo con il quale Giannino Scorzato lega presente e passato, facendo di un’immagine legata a un ricordo una metafora della vita di ciascuno di noi, con un messaggio sempre carico di positività. 

L’Arte di Giannino Scorzato è un invito costante ad andare oltre, a sfidare i propri limiti, e l’artista declina tale messaggio usando la montagna e la scalata come figure allegoriche, miscelando in maniera raffinata una passione che l’ha accompagnato per una vita intera alla capacità di farne opere d’arte. 

Anche il suo ricorso prevalente a raffigurare bambini e anziani sono un inno alla vita con il quale Giannino Scorzato riconduce il vivere alla sua essenza, stigmatizzando schemi e stereotipi su cui si fonda la società contemporanea, dove le diverse attività degli esseri umani sono regolate dal tempo e vincolate all’età. 

Giannino Scorzato, al contrario, ci dimostra che ci sono stati, ed esistono tuttora, bambini che hanno visto cose inimmaginabili ed indicibili, così come le rughe marcate dei suoi volti anziani, sono percorsi fatti di ricordi, di riflessioni, di amori e di passioni che si legano in maniera inestricabile a ognuno di noi. 

Nell’opera di Giannino Scorzato, la matita diventa la voce di un narratore senza tempo, in cui amore, passione e paure si trasformano in immagini fatte di luci e ombre, proprio come l’eterno fluire del vivere di ciascuno. 

Giannino Scorzato, dunque, è un narratore del nostro tempo che racconta pagine di storia degli esseri umani, trasformando i propri ricordi, le passioni e le riflessioni in figurazioni e ambienti che sono segni e simboli da decifrare per comprendere il suo messaggio pieno di speranza. 

 

PASQUALE DI MATTEO 


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