Cristian Giuliani

Altri tempi:

Mi ha colpito molto la mancanza di una prospettiva effettiva e l'evanescenza ottica quasi onirica creata da queste figure distorte (portoni, balconi, edifici, etc...). Mi sembra molto vicino alla persistenza della memoria di dalì... Il tema del tempo è uno dei miei temi preferiti. Questo "altri tempi" almeno nella mia interpretazione dell'opera è una sfumatura di ricordo, un tempo passato visto in maniera soggettiva... Me lo fa capire anche il titolo "altri" tempi... Per dire altri significa che chi lo pronuncia fa il confronto con quelli attuali. È un ricordo o un frutto dell'immaginazione. Comunque è centrale il senso del tempo soggettivo. Ci sono solo 3 figure umane... In primo piano c'è il borgo, uno sfondo che diventa anche primo piano sommergendo le attività umane presenti. Al centro i panni stesi e la signora che li stende mi da quell'aria di intimità antica, una sorta di condivisione del mondo che noi generazioni più giovani percepiamo nei racconti dei più vecchi. Le figure al centro diventa più precise come se fossero sotto una lente e venissero analizzate nel cervello... Questo mi fa ripensare ad una fotografia della memoria... Poi le due figure in basso si contrappongono: una attende l'altra si incammina, ma entrambe sono rivolte nella medesima direzione nascosta alla vista dall'arco. Mi ha colpito anche molto la figura del rudere grigio alla destra bassa... È anche lui un emblema di passato, di passato nel passato, una casa abitata un tempo ma dopo abbandonata come quei borghi dipinti in figura abbandonati o trasformati oggi. Un dubbio me lo lascia la figura in alto dei pantaloni blu... Non capisco se è un pantalone rotto o semplicemente mezzo aperto... Perché un pantalone rotto mi porterebbe a pensare sia ad un pantalone di lavoro riutilizzato nonostante lo strappo, sia ad immagine del presente mescolata con il ricordo... Sempre se la mia interpretazione della fotografia della memoria fosse corretta si intende.

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