Giuseppe Zumbolo
Sara Salvi 2008
Una ricerca interiore... ( 2008 Sara Salvi)
L 'analisi dell'opera di Giuseppe Zumbolo non è immediata per chiunque provi a capirla. Le sue tele piegate sono frutto di Iunghi anni di ricerca interiore, attraverso la quale l'artista mette In continuo movimento i suoi sentimenti che nascono dall’ esperienze che egli elabora a seconda delle emozioni che gli giungono alla mente. Se esaminiamo la sua arte, è utile pensare e comprendere non solo quello che egli ha creato, ma attraverso quale percorso interiore sia pervenuto a determinati risultati. Tutte le componenti: il co-lore, i riflessi dati dalle piegature della tela e le piegature stesse hanno un compito im-portante, in quanto non sono elementi scontati sui quali fermarsi: essi sono il tramite di qualche cosa di più profondo che supera l'occhio e arriva ai sensi permettendoci di co-gliere il "reale" significato dell'opera. Cosi i segni, i colori e i riflessi non sono solo un esercizio tecnico dato dalla continua sperimentazione: al contrario, sono impronte di stati d'animo che restano impresse nell'opera in un determinato spazio e in un determinato momento. Chiunque provi ad osservare le sue tele deve porsi davanti ad esse con la mente libera da aprioristiche censure e farsi trasportare da quell'unione di materia e luci in un mondo di espressioni e sentimenti dove tutto concorda e forma un'armonia in cui pare non mancare nulla.
Sara Salvi
L 'analisi dell'opera di Giuseppe Zumbolo non è immediata per chiunque provi a capirla. Le sue tele piegate sono frutto di Iunghi anni di ricerca interiore, attraverso la quale l'artista mette In continuo movimento i suoi sentimenti che nascono dall’ esperienze che egli elabora a seconda delle emozioni che gli giungono alla mente. Se esaminiamo la sua arte, è utile pensare e comprendere non solo quello che egli ha creato, ma attraverso quale percorso interiore sia pervenuto a determinati risultati. Tutte le componenti: il co-lore, i riflessi dati dalle piegature della tela e le piegature stesse hanno un compito im-portante, in quanto non sono elementi scontati sui quali fermarsi: essi sono il tramite di qualche cosa di più profondo che supera l'occhio e arriva ai sensi permettendoci di co-gliere il "reale" significato dell'opera. Cosi i segni, i colori e i riflessi non sono solo un esercizio tecnico dato dalla continua sperimentazione: al contrario, sono impronte di stati d'animo che restano impresse nell'opera in un determinato spazio e in un determinato momento. Chiunque provi ad osservare le sue tele deve porsi davanti ad esse con la mente libera da aprioristiche censure e farsi trasportare da quell'unione di materia e luci in un mondo di espressioni e sentimenti dove tutto concorda e forma un'armonia in cui pare non mancare nulla.
Sara Salvi
