Pasquale Di Matteo - Commento artistico realizzato per la mostra collettiva "I colori e le parole" tenutasi a Milano presso Chie Art Gallery dal 28 Settembre al 5 Ottobre 2019.

Grazia Barbieri riesce a utilizzare la figurazione in un'ottica tutt'altro che banale, evocando un disperato appello affinché si torni ad avere rispetto per il nostro pianeta, in un'eccellente metafora in cui la donna rappresenta, in fondo, la Terra. Fumo insalubri all'orizzonte e nubi cupe, tossiche, riempiono lo sfondo e sembrano tracciare un triste destino per l'umanità, mentre la donna, la Terra, vestita di bianco, perciò ancora disposta a perdonarci, a sperare in un tempo migliore, in un cambiamento dell'uomo, si sostiene appoggiata a una clessidra in cui la sabbia è quasi completamente scivolata via. Segno evidente che non c'è più tempo per affrontare realmente il tema dell'inquinamento ambientale, non soltanto con slogan e azioni di propaganda, ma comprendendo che l'intero assetto su cui poggiamo le basi della società del progresso vanno riviste. Un'opera molto suggestiva e carica di spessore comunicativo, con segni e simboli inequivocabili di un tempo che potrebbe non essere neppure studiato in futuro.

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