Silvia Giovanardi

Ivana Urso: La logica dei sogni.

Ivana ci racconta in visione telescopica una realtà astratta, materica e geologica. Quello che potrebbe essere un pianeta rimane silente nell’universo, ospitando sulla propria superficie maree e venti, colate laviche, profondi abissi. A lato, un ritaglio di cerchio presenta vari trafori che fanno intravedere una superficie che si discosta dal geologico, e vira piuttosto sul legnoso. Materiali, matericità, astrazioni di sensazioni giocano tutti un ruolo importante per la resa del dipinto, che ci fa sentire nel cuore i profondi abissi umani.

-L'armonia delle sfere: Le quattro sezioni in cui il dipinto è suddiviso invadono l’una lo spazio dell’altra, inondandosi a vicenda, sporcandone i colori. È la vita che si crea, la sua più pura essenza, l’armonia dell’universo stesso. Le relazioni che intrattengono i colori materici sprigionano forze e ridimensionamenti, in un oscillante moto armonico. Non manca però la staticità che partecipa attivamente a questo brodo primordiale, fautore di vita. Ivana utilizza colori caldi e avvolgenti, a tratti incupiti e arricchiti dall’uso della foglia d’oro. Nella parte perlacea e in quella dorata si possono notare delle scritte: voci, parole, espressioni umane di esistenza. Un’armonia che non manca di accogliere ogni aspetto della realtà in cui viviamo, senza però cedere al concreto.

Ivana è capace di ricreare mondi materici e palpabili senza però attenersi alla logica, ma anzi, approdando ad un’astrazione del tutto singolare: se la nostra mente riconosce la matericità, non altrettanto è in grado di coniugare le forme rappresentate. Si crea quindi una dualità di sensazione che oscilla in continuazione tra realtà e immaginazione: la stessa logica dei sogni.

- Spazio all'universo: Ivana ci racconta in visione telescopica una realtà astratta, materica e geologica. Quello che potrebbe essere un pianeta rimane silente nell’universo, ospitando sulla propria superficie maree e venti, colate laviche, profondi abissi. A lato, un ritaglio di cerchio presenta vari trafori che fanno intravedere una superficie che si discosta dal geologico, e vira piuttosto sul legnoso. Materiali, matericità, astrazioni di sensazioni giocano tutti un ruolo importante per la resa del dipinto, che ci fa sentire nel cuore i profondi abissi umani.

- Spazio All'universo: Un’altra sfera, che richiama un pianeta immerso nel buio dell’universo, questa volta forma un forte contrasto: la luce del corpo celeste palpita e vive in opposizione alla profonda oscurità dello sfondo. I colori si fanno nuovamente materici e incarnano dinamicità geologiche e naturali. A ciò si contrappongono l’umanità delle scritte e due macchie nere che imbrattano la superfice del pianeta. La sensazione di ignoto, di pericolo si fa strada senza fatica nella mente dello spettatore, temperata solo dalla solidità e forza del corpo celeste. La pittura di Ivana si declina così in potenza espressiva astratta senza mai distaccarsi dalla concretezza della traccia materica che la sua anima richiede di narrare.

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