Leonarda Zappulla (storico dell'arte)

 

"Lacrime nascoste"                            "La Collana d'oro"

Pittura scultura e teatro, tre forme d'arte fuse in una splendida sintesi legata da un unico filo conduttore l'eleganza, questa è l'essenza che rende uniche le opere di Laura Pennesi, una fantastica commistione di arti e materie che appaiono dal sipario del teatro della vita.

Bella sicura di sé e femminile all'ennesima potenza, è la protagonista dell'opera “La collana d'oro”,che diventa emblema della donna moderna, la sua maternità non implica un annullamento di sé, ma amplifica il potenziale femminile che è in lei. Il dettaglio della “collana d'oro” ,che assurge a titolo dell'opera, è simbolo di quella vanità a cui la giovane donna non vuole e non deve rinunciare, per continuarsi ad amare. Altro elemento che si impone, questa volta in maniera fisica e preponderante nella composizione, è il panneggio del drappo che avvolge madre e figlio, reso tramite un attento modellato, volutamente corposo, si presenta a noi come se fosse la tenda di un sipario, che si apre a mostrare questo meraviglioso scorcio intimissimo, ed è così che la giovane donna diviene l'attrice inconsapevole di questo incantevole spettacolo di vita quotidiana. Di nuovo una donna, questa volta dichiaratamente appartenente al mondo dello spettacolo, è la protagonista dell'opera “Lacrime nascoste.”. Un'attrice che nell'atto di togliere la maschera di scena svela le sue lacrime, ignara di essere osservata, quanto pudore, quanta malinconia, quel cumulo di sentimenti che non può essere mostrato al grande pubblico, o semplicemente le lacrime nascoste di una donna estremamente dignitosa, che non vuol mostrare nemmeno un attimo di fragilità nonostante la vita le stia riservando molte difficoltà. Incantevole il brano decorativo dello sfondo, dove preziosismi bizantineggianti rievocano alla mente le opere di Gustav Klimt, ma mentre nelle opere del artista viennese i protagonisti venivano inglobati in una cascata ornamentale, qui la decorazione serve ad impreziosire uno sfondo dal quale emerge un elegantissimo volto di donna in tutta la sua plasticità. (Leonarda Zappulla)


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