Beatrice Cordaro

 "Psycho", "Anelito" e "Similda, la doppia morale", opere che mostrano grande capacità e grande creatività dell'artista.

Dettagli floreali che ricordano i motivi delle opere di Alfons Mucha, artista dell'Art Nouveau, trasportate in un ambiente minimale e contemporaneo. Volti pallidi e labbra rosee, che immerse in questi fiori vivi, richiamano alla memoria le raffigurazioni delle meravigliose Geishe Giapponesi.

Particolare impressione ha suscitato "Erika", in cui i particolari della pallida epidermide, e l'innocente volto dall'espressione incerta, raggiungono un realismo tale da farla sembrare quasi un'opera fotografica.

I profondi occhi cristallini, dolci e curiosi, contengono una carica emotiva che riesce a colpire nel profondo l'osservatore.

Stupefacente è la luce che investe l'inerme e tenero viso, e altrettanto stupefacente è quell'avvolgente oscurità che nonostante il suo essere in secondo piano rispetto al soggetto, diviene anche lei indispensabile per l'opera.

Opere capaci di non lasciare impassibile il pubblico". ( Beatrice Cordaro)

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