Critica a cura di Salvo Nugnes, presidente e curatore della Biennale Milano

Lo stop è di chi osserva, riflette, analizza, di chi rimane ai margini di una realtà dominata da una velocità frenetica. Stop, Via Casilina è un’opera apparentemente semplice che sfida la risoluzione fotografica.

Chi osserva, lo fa da una visuale centrale eppure periferica, in uno stato di sospensione prima di immettersi nel flusso, nella scia di luce e movimento che attraversa la strada. La rete urbana notturna brulica di fantasmi, abbaglia nel suo ritmo, assorda nel suo silenzioso rumore: tutto questo trasuda dalla tela di Luca Rinaldi in un lavoro estremamente comunicativo.

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