Cristiano Leban

Basi in legno pirografate, misture alchemiche segrete, visione pulita delle immagini. Queste le componenti delle opere di Marco Arrigoni, artista monfalconese del nuovo secolo.
Nata dal capace uso del pirografo come strumento per donare immagini su basi di legno, l’arte di Arrigoni si modifica grazie alla personale necessità cromatica creando immagini di indubbio effetto scenografico.
La componente primaria, quella che riesce a dare quasi effetto tridimensionale alle sue opere, è nascosta, tenuta segreta e mai rivelata, e grazie ad essa le immagini sembrano muoversi, danzare, quasi scappare per farsi inseguire da chi le osserva.
La matericità invita il fruitore a sfiorare con la mano la superficie senza dare però la certezza dei componenti usati.
Rimaniamo un po’ lì, ad osservare, e facciamoci travolgere dalle linee e dai colori che Arrigoni sapientemente ci dona attraverso le sue opere.

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