Cristalli di forma: riportare il reale all'ordine

Il processo creativo di Mariangela Redolfini rispecchia una concezione dell?arte come sintesi e distillazione del reale, che porta alla realizzazione di opere che sono vere proprie ?zone d?ordine?: spazi di equilibrio estetico e cromatico, baluardi logici in cui difendersi dall'irrazionale e dal brutto che dilaga nella quotidianità. In questo percorso artistico, la Redolfini si lascia guidare dalla lettura delle Lezioni Americane di Italo Calvino. Nel suo testamento letterario, lo scrittore ligure individua i valori da conservare per il futuro millennio, fra cui spicca l?Esattezza: «L'universo si disfa in una nube di calore, precipita senza scampo in un vortice d'entropia, ma all'interno di questo processo irreversibile possono darsi zone d'ordine, porzioni d'esistente che tendono verso una forma, punti privilegiati da cui sembra di scorgere un disegno, una prospettiva». Che si tratti di riprodurre un fiore, un elemento urbano o di descrivere un paesaggio fantastico, la «limpidezza formale» ? di cui parla Centini a proposito della pittrice ? è il tratto distintivo delle immagini elaborate da Mariangela Redolfini: la sua ricerca punta a stabilire una relazione chiara, che sveli la struttura sottesa all'immagine. Per dirlo con le parole di Calvino, l?opera non è che «è una di queste minime porzioni in cui l?esistente si cristallizza in forma». Lo strumento privilegiato di questa indagine è il colore, sempre vivace e brillante, che si fa elemento unificante. «Un?opera deve essere concepita con il fuoco nell'anima, ma eseguita con clinica freddezza.» Jean Mirò Galleria Quadrate, vai Don Paviano14A, Settimo Torinese
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