Letizia Lanzarotti

Sono i dipinti, con la loro luce, sospesa a mezz'aria tra lo spirito e la materia artistica, ad illuminare l'ambiente. Lo spazio espositivo è solo un pretesto per ricreare, attraverso i dipinti, il "Bello in sé", proveniente dal Mondo delle Idee che, rimasto impresso nell'inconscio collettivo, si manifesta nell'instancabile desiderio dell'animo umano".
Passione e sensibilità sono i principali caratteri che emergono dai Capolavori di Maristella Angeli. È l'ispirazione a condurre la pittrice all'inesauribile ricerca della perfezione del segno, con il quale riesce a comunicare il massimo attraverso un'indiscutibile abilità nei cromatismi pennellati. Dai suoi lavori traspaiono pazienza e dedizione, si legge in lei una capacità innata di rappresentare le emozioni, ancora sospese in una dimensione fantastica e surreale che conserva tutta la loro aurea di spiritualità. È il mondo delle Idee, dove troviamo "Il bello in sé'"; l'esperienza filosofica incontra l'evoluzione artistica per scoprire un figurativo intriso di sensazioni capaci di scuotere nell'intimità dell'animo ogni spettatore. La luce sembra uscire dai dipinti e pervadere la stanza, una luce mai bianca, ma sempre calda di nuovi colori, associabili ad emozioni. Sei diverse tematiche in scena: la ricerca del sé, i notturni, i paesaggi, i metaforici alberi, i fiori, e, infine, una raccolta di astratti, tutti uniti da un'estrema riconoscibilità nel loro processo creativo e nella fluidità del tratto. Il percorso espositivo virtuale non è che un pretesto per ripercorrere una visione onirica, come quei sogni di cui portiamo il ricordo nella memoria inconscia e persistente, ma di cui vorremmo aver visto di più. Ciò che rimane, è il bramoso desiderio di poter vedere, almeno una volta, ancora, la bellezza di quelle atmosfere, e di poterle rivivere all'infinito nei sonori richiami della purezza dell'animo.
Stesso palcoscenico per Maristella Angeli che, dopo l’incredibile successo della sua prima Mostra Virtuale torna, a distanza di tempo, nello stesso teatro, introducendo nuovi attori, nuove scenografie, in una veste più nuova, più pittoricamente Contemporanea ma fedele a quell’impronta e a quello stile artistico squisitamente unico e conoscibile, adorabile in ogni suo aspetto. Ciò diventa metafora di una maturità artistica che si manifesta parallelamente in più soggetti e in più ricerche sempre riconducibili allo stesso genio e alla stessa mano della pittrice. Alberi magici, incantevoli monologhi su tela a rappresentare le più profonde virtù dell’Umanità e le inaspettate risorse dell’animo umano. Bianche radici, invece, per l’ideale non ancora o “mai più” compiuto, realizzato. Con consapevole e saggia disinvoltura, la pittrice passa poi all’introduzione di personaggi umani, anch’essi metaforici.
Un viaggio dove pittura e materia rappresentata sembrano fondersi a favore di una rappresentazione più idealistica ma, inaspettatamente più efficace, per parlare di vita e natura. Uno stile unico per “la ricerca di sé, una serie di dipinti in cui, a differenza dei precedenti, è la moltitudine a prevalere sulla soggettività. Moltitudine che sembra propagarsi rumorosamente oltre la tela, superando i confini dell’immaginario e raggiungendo un nuovo Mondo di cui lo spettatore si sente parte.
Un percorso che vanta, in ogni sua tappa, un pozzo di inesauribile conoscenza.

"Un familiare palcoscenico che si veste di nuovo, un allestimento che si accinge a diventare, grazie al linguaggio parlato da ogni singola Opera, un meraviglioso viaggio in cui ogni tappa è un passo verso l'infinito. L'inimitabile Capolavoro d'Arte di Maristella Angeli è un Teatro spirituale alla ricerca di un codice conoscibile all'Uomo, che si scopre rinnovando sé stesso e le idee del mondo".


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