Maria De Michele

Nota critica di Maria De Michele

 Attraverso una voluta semplificazione formale degli elementi, costruiti con maestria, l’artista mantiene nello stile un percorso uniforme, netto ed unitario mettendo in risalto il colore, vivacissimo, intenso e materico. Il paesaggio, dissacrato dalla morsa del tecnicismo, viene recuperato dando adito alla speranza.

“ La quiete dopo la tempesta” ( G.Leopardi), parole arcaiche e desuete ma strumento assai efficace per evocare le sensazioni poetiche che suscitano le opere dell’artista Nancy Avellina. Predominano nella tavolozza gli azzurri che rallegrano il cuore dell’uomo tenendolo lontano dalle angosce e dalle paure. Il contenuto dei dipinti collocati nell’ordine naturale ci svelano che la Terra è discendenza diretta degli dei e che il cosmo è stato creato per dare all’uomo una vita felice.

L’assoluta maturità artistica consente a Nancy Avellina di esprimersi con un linguaggio chiaro e disancorato da influssi banali ed ingenui. Il colore plasmato e forgiato con vivezza di toni coglie dalla natura la forza. Dipinti come “Il veliero”, “Il ritorno del Galeone” evidenziano il perenne contrastarsi ed accordarsi degli elementi, mare, cielo, terra, come la vita nel suo continuo divenire, necessitano di armonia.

Le opere rivelano abilità e passione, pregni di atmosfere metafisiche che sottolineano la qualità narrativa assolutamente contemporanea, un ritorno alle origini attraverso il recupero della figurazione. Serene e lineari le opere di Nancy Avellina rivelano la coscienza etica della missione del dipingere.

Una pittura dalle pennellate larghe, fluide e pastose, testimonianza di padronanza delle proprie sensazioni, guardando queste distese azzurre mi tornano alla memoria i versi di Giuseppe Ungaretti: “Stamani mi son disteso/ in un’urna d’acqua/e come una reliquia/ho riposato”. Dipinti che celebrano i riti dell’acqua, “ Mulino sul lago”, uno specchio lacustre che solletica la fantasia, paesaggio ideale per una fiaba di Andersen, Mignolina, I cigni selvatici. Desiderio inconscio dell’artista di vivere la vita come in una favola.

Napoli, 29 gennaio 2016

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