Antonio Castellana

La sensibilità artistica di Oscar Francescutto si esprime attraverso un’eleganza espressiva e una compostezza di stile che lo rendono uno dei maggiori artisti della metafisica e del surrealismo. Trae ispirazione soprattutto dal grande artista Giorgio De Chirico, attraverso suggestioni e influenze che il grande maestro ha imposto alla sua pittura ma che con Oscar Francescutto diviene occasione per esprimere la sua sensibilità verso un genere pittorico in continuo divenire. Infatti l’artista si esprime attraverso due categorie fondamentali quali “Dentro Y Fuera” e “Le Città di Carta” dove fa riferimento, attraverso metafore e simbologie, ad un universo dove la realtà appare nella sua pienezza transitoria come pretesto per esprimere concetti. Oscar Francescutto lascia trasparire le sue intenzioni supportate dal fattore enigmatico attraverso una pittura che tendenzialmente va al di là della fisica. Anche quando fa riferimenti ai sogni, intraprende un viaggio senza tempo lasciando svelarsi la forza evocatrice dei sensi. Le spatolate che imprime sulla tela danno un senso di matericità all’opera per far risaltare meglio i presupposti che l’artista vuole esprimere, soprattutto l’incisività del suo messaggio affermando che il suo intento è di fotografare la contemporaneità degli eventi toccando anche temi controversi. Inoltre la sua ossessività è caratterizzata dalla presenza degli archi che sono una metafora della vita attraverso la quale rappresentano un passaggio indelebile in chi voglia intraprendere un viaggio terreno oppure un passaggio dalla vita alla morte, riferimenti quest’ultimi quasi sempre presenti nelle sue realizzazioni. Per quanto riguarda i colori la sua pittura è tendenzialmente fatta di tinte forti e vivaci proprio per marcare meglio i suoi pensieri raffigurati sulle tele.

In conclusione si può dire che Oscar Francescutto è un artista capace tecnicamente e che ha saputo infondere alla sua arte una vena romantica e di raggiungere un risultato visivo capace di programmare i significati più profondi dell’essere umano. 

Antonio Castellana 

Critico d’arte

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