La Dama con l’ermellino venduta a prezzo «stracciato». L’amore di un principe per la Polonia crea un caso

L’intera collezione Czartoryski di cui fa parte il capolavoro di Leonardo Da Vinci è stata ceduta al governo di Varsavia per 100 milioni, quando il valore complessivo sarebbe di 2 miliardi. L’erede parla di donazione al Paese.


La Dama dell’Ermellino cambia proprietario e la sua cessione crea un caso. Il capolavoro di Leonardo da Vinci infatti è stato venduto al governo polacco insieme a tutte le altre opere d’arte che costituiscono la collezione privata Czartoryski. Il problema però è il prezzo: l’intera collezione, di proprietà della storica e influente famiglia polacco-lituana, un autentico tesoro che conta 86 mila oggetti museali, compresi un dipinto e le grafiche di Rembrandt nonché 250 mila libri e documenti, è stata ceduta dal principe erede Adam Karol Czartoryski per circa 100 milioni di euro (500 milioni di zloty). Tanto? Poco o niente in realtà. Perché il valore di tutte le opere è stimato sui 2 miliardi di euro e il solo ritratto di Cecilia Gallerani, la giovane amante del Duca di Milano Ludovico Sforza dipinta da Leonardo, è stato assicurato per 250 milioni.

Le polemiche

La firma dell’intesa è stata siglata al castello reale di Varsavia. Il ministro della cultura polacco Piotr Glinski ha ammesso che il governo ha pagato solo «una minuscola frazione del valore di mercato della collazione. Ma più dei soldi ha contato l’amore per la Polonia.» Lo ha spiegato lo stesso principe Czartoryski: «Nella vita ognuno di noi fa le cose che sente e nel modo in cui sente di doverle fare. Io ho voluto fare una sorta di donazione e questa è stata la mia scelta». Una scelta tutt'altro che condivisa dal consiglio di amministrazione della fondazione, che all'amore per la Polonia forse avrebbe preferito una somma più congrua. Il board infatti si è dimesso in blocco dopo la chiusura dell’affare lamentando di non essere stato consultato in merito e spiegando che la collezione, per statuto della stessa fondazione, non sarebbe cedibile e divisibile. Ma a nulla è servito. È stato costituito un nuovo cda, con all’interno un parente del principe Czartoryski, Lubomirski-Lanckoronski, che ha semplicemente modificato lo statuto e reso così possibile la cessione al popolo polacco del tesoro artistico.

La collezione fondata nel 1801

La collezione venne fondata nel 1801 da una antenata dell’attuale erede, la principessa Izabela Czartoryska, per preservare opere d’arte polacche ed europee in un periodo della travagliata storia polacca in cui il Paese era spartito tra Austria, Prussia e Russia. Vanta, tra gli altri capolavori, disegni di Renoir, tele di Rembrandt come il «Paesaggio con il buon samaritano» e lettere autografe del compositore Chopin.

La Dama dell’Ermellino, fiore all’occhiello della raccolta, fu acquistata dalla famiglia Czartoryski in Italia nel 1798. Portata poi in Polonia, è stata sequestrata dai nazisti nel 1939 prima di tornare a Cracovia dopo la Seconda guerra mondiale.


Articolo pubblicato su: http://www.corriere.it/cultura/16_dicembre_30/dama-l-ermellino-venduta-prezzo-stracciato-l-amore-un-principe-la-polonia-crea-caso-leonardo-arte-c7436a32-ce79-11e6-b5e0-7665bdba646f.shtml

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