MAXXI. The Japanese House, la casa racconta la società giapponese

La prima mostra italiana dedicata a un tema che ha prodotto alcuni dei più influenti e straordinari esempi di architettura moderna e contemporanea. In esposizione i progetti di archistar come Kenzo Tange, Toyo Ito, Kazuyo Sejima e Shigeru Ban

ROMA - È dedicata al tema della casa la mostra inaugurata al MAXXI e aperta al pubblico dal 9 novembre 2016 al 26 febbraio 2017. L’esposizione, dal titolo The Japanese House. Architettura e vita dal 1945 a oggi, nata da un’idea Kenjiro Hosaka e Yoshiharu Tsukamoto, è curata da Pippo Ciorra, Senior Curator del MAXXI Architettura, in collaborazione con Kenjiro Hosaka (National Museum of Modern Art, Tokyo), Florence Ostende (Barbican Centre, London) e la consulenza di Yoshiharu Tsukamoto (Atelier Bow-Wow / Tokyo Institute of Technology).

La mostra, co-prodotta da Japan Foundation, Barbican Centre e Museum of Modern Art Tokyo e MAXXI, intende raccontare la centralità del tema della casa nell'architettura e nella società giapponese. Oggetto ricorrente dell’immaginario artistico, cinematografico e visivo la casa è infatti anche il luogo concettuale nel quale società e cultura giapponese fanno incontrare due attori fondamentali della modernizzazione del paese: la tradizione, col suo sistema di regole e consuetudini, e la propensione all’innovazione e alla ricerca espressiva più radicale.

Attraverso i lavori di di archistar come Kenzo Tange, Toyo Ito, Kazuyo Sejima e Shigeru Ban, e di alcuni dei loro maestri meno conosciuti in occidente, come Seike Shirai, Kazuo Shinohara, Kazunar, la mostra affronta questo affascinante tema avvalendosi anche dell’allestimento disegnato da Atelier Bow-Wow, pensato appositamente per riprodurre la sensazione spaziale degli edifici presentati, nei quali la funzionalità è spesso intesa più come un dispositivo psicologico che pratico.

L’esposizione, attraverso disegni, modelli, fotografie d’epoca e contemporanee, video, interviste, spezzoni di film, manga e opere di artisti, insieme alle riproduzioni in scala reale di frammenti e sezioni di edifici particolarmente significativi, affronta alcuni temi fondamentali e presenta aspetti essenziali dello spazio domestico e la vera identità dell'architettura giapponese.

Il primo tema è la convivenza tra aspetti tradizionali e innovazione architettonica estrema, che vediamo nelle prime case in legno di Kenzo Tange ma anche in progetti più esplicitamente “d’avanguardia”, come la Sky House di Kikutake o nelle opere più recenti di SANAA e Toyo Ito.

Il secondo tema è quello della continuità della cultura giapponese, valido in architettura come in tutti gli altri campi, quella continuità che troviamo tra l’esterno e l’interno della casa, tra natura e artificio, tra materiali antichi e tecnologicamente evoluti. Lo troviamo nelle opere di Shirai, di Sakamoto, dello stesso Kengo Kuma e di molti altri progettisti.

Infine, il terzo è il ruolo dello spazio domestico. Questo tema è affrontato dalle opere di Shinoara, Ryue Nishizawa e Sou Fujimoto.

The Japanese House aprirà al Barbican Centre di Londra dal 23 Marzo al 25 Giugno 2017 e al Museum of Modern Art di Tokyo, in estate.

Articolo pubblicato su: http://www.artemagazine.it/mostre/item/2785-maxxi-the-japanese-house-la-casa-racconta-la-societa-giapponese
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