Napoli, l’aeroporto diventa un museo archeologico

Nello scalo di Capodichino è stato realizzato un percorso, con reperti provenienti da vari musei del territorio, nel quale si potranno ammirare diverse opere, originali e in copia, perlopiù ispirate al tema del viaggio e del volo.

NAPOLI - L’Aeroporto internazionale di Napoli si trasforma in un museo ’archeologico’, inaugurando il primo percorso con opere d'arte dell'antichità in uno scalo. Il progetto nasce da un’idea della Gesac, società di gestione dello scalo di Napoli e della Soprintendenza archeologica della Campania, ed è stato realizzato grazie a un protocollo d’intesa con il Mibact.  

Scopo dell’originale iniziativa è quella di promuovere un patrimonio davvero unico al mondo. Le opere provengono tutte dal territorio campano, dal Mann, Museo Archeologico di Napoli, dall'archeologico di Capua, da Pompei e da altri importanti musei.

Nello scalo di Capodichino è stato dunque realizzato un percorso nel quale si potranno ammirare diverse opere, scelte perlopiù tra quelle che rimandassero al tema del viaggio o del volo.

Nella zona imbarchi è presente una replica romana dell'originale greco, proveniente da Ercolano della statua di Urania, musa dell'astronomia, dopo i controlli di sicurezza è esposta una replica, sempre romana, databile tra i I secolo a.C. e il I secolo d.C., del mutilo Trittolemo, eroe della mitologia greca la cui missione era insegnare l'arte dell'agricoltura, proveniente dal Museo archeologico di Capua, mentre nell'area ristoro è esposto un triclinium imbandito con reperti autentici di Pompei. Nell’area transiti ad accogliere i passeggeri, ci sono delle divinità alate. Una copia in bronzo di Hermes, dio protettore dei viaggi e dei viaggiatori, proveniente dalla villa dei Papiri, accoglie i passeggeri nell’area arrivi. E sempre in quest’area è possibile ammirare, in copia, il Mosaico dei Musici e del Mosaico Coro degli Attori dal MANN di Napoli.

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, all’inaugurazione del percorso ha sottolineato la bellezza e l’importanza del coniugare le infrastrutture del territorio con la storia e l'archeologia. “Lo abbiamo fatto con la metropolitana - ha detto il primo cittadino - ora lo stiamo facendo con l'aeroporto. Napoli come ricchezza artistica non è seconda a nessuno".

Soddisfazione è stata espressa anche da Armando Brunini e da Carlo Borgomeo, rispettivamente amministratore e presidente di Gesac. Mentre Paolo Giulierini, direttore del Mann ha sottolineato: "Il museo archeologico nazionale di Napoli si lega sempre più a una importantissima infrastruttura della città. Questa è una azione davvero molto forte. La disseminazione del Museo continua".

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