Nascosto per 250 anni in museo, la Germania scopre un nuovo capolavoro di Rembrandt

Il disegno, che raffigura un cane, da sempre attribuito a un pittore minore. Due anni fa la scoperta e l’inizio degli studi per l’attribuzione dell’opera al maestro olandese.

Di cani, la famiglia Roos, ne aveva ritratti tantissimi in Germania. Anzi, Johann Heinrich e i suoi figli, erano conosciuti soprattutto per l’abilità della mano nel dipingere animali o paesaggi. Quel terrier però aveva in sé qualcosa di diverso, qualcosa di più profondo rispetto agli altri animali dei Roos.

Ci sono voluti due secoli e mezzo e accurati approfondimenti, ma alla fine la realtà è venuta a galla. Quel disegno di un cane curvo ed espressivo era l’opera di un grande artista e non solo dell’abile mano barocca di un esponente dei Roos. E così solo oggi, dopo 250 anni, gli studiosi hanno accertato che «Il terrier di Braunschweig», custodito (e nascosto) nell’Herzog Anton Ulrich Museum, non era il disegno del (minore) pittore tedesco Johann Melchior Roos, ma del maestro olandese Rembrandt.

Il lavoro di riconoscimento

A curare le operazioni è stato il professor Thomas Döring. Circa due anni fa, mentre il suo dipartimento stava eseguendo la digitalizzazione delle opere del museo, si è accorto che quel disegno, datato intorno al 1637, da sempre attribuito alla famiglia Roos (molto legata al museo della città del Nord della Germania), era diverso dagli altri. Il tratto delle forme, le ombreggiature e lo sguardo dell’animale gli hanno subito fatto pensare a Rembrandt e l’opera di «attribuzione» è cominciata. Ha ricevuto conferme dai massimi esperti della pittura olandese barocca a Berlino, Amsterdam e Londra e così, dopo due anni, ha potuto annunciare la sua scoperta. Ora «Il terrier di Braunschweig» sarà una delle principali attrazioni di una mostra che il museo inaugurerà ad aprile, un museo che da oggi può contare su un Roos in meno e un Rembrandt in più.

Articolo pubblicato su: http://www.corriere.it/cultura/17_febbraio_15/nascosto-250-anni-museo-rembrandt-arte-opera-a584ef6c-f393-11e6-a927-98376e914970.shtml

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