The Cleaner: ecco come sarà la grande retrospettiva su Marina Abramović a Firenze

Conto alla rovescia per la grande retrospettiva dedicata a Marina Abramović che approderá a Firenze: ecco cosa vedremo nella mostra itinerante che si è appena chiusa a Bonn con un boom di visitatori.

Si chiude con un boom di visitatori ‘The Cleaner‘, la grande retrospettiva dedicata a Marina Abramović ospitata presso la Bundeskunsthalle di Bonn e che il 21 settembre approderà a Firenze.

La mostra itinerante, così come quella di Bonn, ricostruirà attraverso circa 100 opere – dipinti, video, oggetti, fotografie, installazioni e progetti – la straordinaria carriera dell’artista, dagli esordi figurativi fino agli anni 2000. Non sarà – non potrebbe mai esserlo – una mostra ‘statica’. Una parte fondamentale dell’esposizione infatti sarà la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance attraverso un gruppo di performer specificatamente formati e selezionati in occasione della mostra. Non si tratterà solo di una ripetizione ‘di facciata’ ma di vere e proprie nuove performance. La stessa artista, presente alla Bundeskunsthalle durante la riesecuzione di ‘The house with the Ocean View‘ (durata 12 giorni) ha pianto per l’emozione. L’Abramovic infatti è convinta che ogni re-performance, grazie al nuovo contesto e al nuovo performer, rappresenti un’estensione di quella originale, verso nuovi e inaspettati orizzonti creativi.

Oltre ai 62.000 visitatori , la mostra di Bonn ha anche registrato un notevole interesse presso i media e i vari social. I visitatori infatti hanno voluto condividere le emozioni provate durante il percorso espositivo che molti hanno vissuto come una sorta di viaggio personale e introspettivo. Ogni visitatore infatti, è entrato nel museo per vedere una mostra e ha finito per cercare se stesso. Paura, rabbia, dolore, vergogna ma anche serenità, armonia, tolleranza e purificazione: le tappe della vita e le performance dell’Abramović in molti casi risvegliano emozioni sopite o represse.

La mostra di Firenze riuscirà a regalare le stesse emozioni di quella di Bonn? Come abbiamo anticipato, lo schema di riferimento è lo stesso ma l’Abramovic non lascia nulla al caso e approfitterà proprio della bellezza rinascimentale di Palazzo Strozzi per marcare il suo legame con l’Italia, teatro di numerose e celebri performance. La stessa artista ha dichiarato in passato:

Piaccio più agli italiani che ai norvegesi perchè le mie performance sono molto emotive

Del resto Palazzo Strozzi ha già ospitato importanti rappresentanti dell’arte contemporanea come Ai Weiwei e Bill Viola, dimostrando un’alta capacita propositiva e un’attezione particolare verso le esigenze del pubblico, rendendo ogni visita innanzitutto un’esperienza da vivere.

Ovviamente una parte importante dell’esposizione sarà dedicata al tormentato rapporto della performer con Ulay. Durante la presentazione alla stampa i due si sono presentati insieme mandando in visibilio pubblico e fotografi. E non è detto che lo stesso potrebbe accadere anche a Firenze.

Di sicuro, come spiegano con una nota da Palazzo Strozzi: ‘Sabato 22 settembre alle ore 15.30 l’artista sarà protagonista dello speciale appuntamento organizzato dalla Fondazione Palazzo Strozzi presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. In conversazione con Arturo Galansino, curatore della mostra e direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’artista affronterà alcuni temi del suo percorso esistenziale e creativo, ripercorrendo le tappe della sua carriera dagli esordi in Serbia alle ultime grandi performance in tutto il mondo

Articolo pubblicato su: http://www.artslife.com/2018/08/22/the-cleaner-marina-abramovic-italia-firenze-mostra-ecco-come-sara-retrospettiva/

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