Rodolfo Tommasi

Rodolfo Tommasi – opera pubblicata sull’Agenda 2006 “Arte e Pensiero” Ed.Helicon

Testo critico su “Maternità” – scultura in terracotta

“Nella conclusa e conclusiva identità della forma, l’evidenza avvolgente della forma stessa elevata a contenuto non suggerisce, ma decisamente proclama la compiutezza materica di una quasi miracolosa trasfigurazione, è anche trasfigurazione di sé, infatti, il linguaggio autentico che si appropria della forma.”

Rodolfo Tommasi – opera pubblicata sull’Agenda 2007 “Arte e Pensiero” Ed.Helicon Testo critico su “La Resurrezione” – affresco chiesa di S. Niccolò di Soci (Ar)

“Nel segno antico e implicativo della pittura murale, le narrazioni sacre sembrano fermare l’identità dei luoghi e dei gorghi del tempo. Essere autori antichi e moderni nello stesso tempo: ecco quello che richiede un affresco.”

Rodolfo Tommasi – opera pubblicata sull’Agenda 2006 “Arte e Pensiero” Ed.Helicon Testo critico su “Maternità” – scultura in terracotta

“Nella conclusa e conclusiva identità della forma, l’evidenza avvolgente della forma stessa elevata a contenuto non suggerisce, ma decisamente proclama la compiutezza materica di una quasi miracolosa trasfigurazione, è anche trasfigurazione di sé, infatti, il linguaggio autentico che si appropria della forma.”


Rodolfo Tommasi – opera pubblicata sull’Agenda 2008 “Arte e Pensiero” Ed.Helicon

Testo critico su “Le Casacce” – quadro ad olio su supporto ligneo

“La matrice tematica macchiaiola sembra qui perpetuare (anche al di là dell’immagine che raccoglie e assembla i segni di una connotazione orgogliosamente e inconfondibilmente toscana) la sacralizzata ritualità di una mitologia agreste, in cui il soggetto, atemporale e imperituro, pare finanche trascendere se stesso e il suo spessore iconico per divenire e segnalarsi emblema di profonda radice culturale.”



Rodolfo Tommasi – opere pubblicate sull’Agenda 2011 “Arte e Pensiero” Ed.Helicon

Testo critico su “A Emma”con poesia e “Bosco in autunno” – quadri olio su supporto ligneo

“Emma, referente e significante, ispirazione e delta espressivo, è segno indelebile di presenza che conferisce altro sicuramente idelebile marchio tanto alla parola del poeta, quanto alla narrazione cromatica del pittore; narrazione, infatti, poichè Silvano Lazzeri non si limita a fermare un’immagine, ne narra il calore, narrando il proprio afflato, e la cinge di versi.”

Bosco in autunno”:he raccoglie e assembla i segni di una connotazione orgogliosamente e inconfondibilmente toscana) la sacralizzata ritualità di una mitologia agreste, in cui il soggetto, atemporale e imperituro, pare finanche trascendere se stesso e il suo spessore iconico per divenire e segnalarsi emblema di profonda radice culturale.”


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