Maria Claudia Simotti

In D'Ambrosio  l'espressione artistica, la rappresentazione realistica, la figurazione rarefatta e l'empito pieno di nostalgia dispiega sugli scorci onirici dei ricordi un vaporoso offuscamento una cura densa di velature sottraendo agli oggetti la nitidezza dei dettagli e del contorno, circnfonde  i paesaggi di un alone di mitica idealizzazione e nel contempo di struggente rimpianto.

Tremuli e svagati gli istanti assorti di una rimenbranza che affiora tenue nel pigro sottobosco della mente, risvegliata dall'ansia di una esausta recherche,

travestono dunque di mesta malinconia i grappoli di case abbarbicate, le prue corrose di barche abbandonate, gli arrossati e solitari meriggi del tempo perduto, i pallidi orizzonti di un'infanzia  innocente del cuore.                 

Maria Claudia Simotti

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