Dott. Anna Soricaro

Renzo Battacchi dipinge scene paesaggistiche frutto di ricordi dei numerosi viaggi compiuti anni fa. Fotografie intime incise in uno dei tanti cassetti della memoria, tra chilometri consumati e pause personali o di lavoro, danno identità ad un'arte spontanea, che nasce dall'intimo e che si palesa esprimendosi casualmente, durante un viaggio in Brasile compiuto anni addietro. Priva di regole stilistiche precise, l'arte di Battacchi è lontana da ogni impostazione pittorica definita, presentandosi ricolma di dettagli e accessori formali più cromatici che tecnici. Pur nascendo in modo spontaneo, le opere detengono un pregevole valore estetico, sebbene siano prive di ogni regola pittorica introducendo l'osservatore in un  mondo onirico in cui i particolari sono sempre perfettamente curati. Rompendo in modo significativo sia con la tradizione che con la contemporaneità figurativa, l'artista detiene una purezza ed una semplicità essenziali nel tratto, una apparente ingenuità che sono traccia distintiva di un genere artistico a metà tra l'aspetto favolistico e la realtà. E' alchimia e suggestiva questa arte nella semplicità dei gesti, nell'entusiasmante coinvolgimento dei colori forti, nell'essenzialismo di impostazione, nell'assenza dei soggetti. Una pittura istintiva che si lascia andare alla grandezza del colore. Un candore estetico ed una schiettezza cromatica identificano l'animo genuino di chi dipinge, che riesce a distinguersi per una spiccata ed originale creatività, oltre che per una scansione delle immagini volutamente spontanea. Priva di tecniche sofisticate, scarsamente meditata e lontsana da stereotipi convenzionali, questa arte è palesemente armoniosa, appaga lo sguardo e tratteggia la bellezza di paesaggi semplificati da gesti sintetici che sanno suggestionare. Senza rigidità, regole e proporzioni si assiste alla creazione di un inno alla semplicità dei luoghi e della natura, lontano da una società consumistica, con il solo obiettivo di emozionare.

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