Romano Tomassini - pittore contemporaneo

Biografia
Curriculum

"Spesso le persone fanno arte, e non se ne accorgono"
Vincent Van Gogh

Romano Tomassini nasce a Terni il 9 Gennaio del 1953.

Diplomatosi al Liceo Artistico a Roma, frequenta poi la facoltà di Architettura presso l'Università La Sapienza , e in quegli anni colleziona svariate collaborazioni con riviste di ampia diffusione.

Realizza infatti le illustrazioni per "Scienza e Ignoto", mensile relativo ad argomenti di parapsicologia ed occultismo, diretto da Leo Talamonti a partire dal 1972; disegna strisce di fumetto per il famoso studio Rosi di Roma e partecipa a sperimentazioni di musica-teatro.

Oltre ad essersi dilettato nell'esercizio musicale suonando sax contralto e flauto dolce, ha volato nei cieli con l'aliante e navigato con la barca a vela.

Nella vita quotidiana svolge la professione di architetto.

Romano Tomassini ama definirsi un "artista per caso", anzi, a dire il vero, non ama proprio essere definito "artista".

La sua passione per la pittura è infatti del tutto estemporanea e completamente avulsa dalle usuali incombenze quotidiane.

Essa prende forma a partire dagli anni '90, quando comincia a cimentarsi con la tecnica pittorica dell'acquerello, particolarmente poetica ma difficile da padroneggiare. L'acquerello viene prediletto proprio per la possibilità che offre di creare trasparenze e tonalità sfumate, diversamente che la pittura ad olio.

I primi dipinti che realizza sono paesaggi dell'entroterra collinare centro italico, e ad osservarli sembra di immergersi in un viaggio virtuale attraverso un luogo ipotetico, verosimile anche se non reale, dove gli elementi realistici, epurati da tutto ciò che richiama troppo da vicino la contemporaneità e l'intervento umano nel naturale, disegnano un territorio noto, ma allo stesso tempo fuori dal tempo e dallo spazio.

La vera originalità dell'opera, altrimenti tradizionale nelle modalità figurative e proprio per questo godibile da parte del grande pubblico, è proprio lo sguardo dell'autore, che osserva a distanza, con un distacco che garantisce chiarezza e purezza di visione, ma allo stesso tempo partecipazione.

Successivamente, attraverso la passione per la navigazione a vela, nasce una serie di dipinti che ritraggono imbarcazioni sul mare. L'ispirazione deriva dall'approfondita conoscenza dell'arte figurativa anglosassone, ma, ancora una volta, rielaborata in chiave del tutto personale. La sensazione che viene trasmessa da queste bianche vele è infatti di astrazione e leggerezza, come se ci si trovasse a navigare su quei lievi vascelli, condotti però dall'occhio dell'autore che è anche marinaio, e che dunque osserva sempre dal mare aperto verso la riva, rovesciando le usuali prospettive.

Le opere dipinte a partire dal 2000 sono dunque composizioni in cui vengono ritratte le coste e i luoghi toccati durante i vagabondaggi in mare, vedute che offrono la prospettiva nuova dell'occhio di chi osserva dal largo verso la riva, che depurano di ogni elemento superfluo la nuda bellezza di luoghi quali Ischia, Furore, Capri, Amalfi.

Immagini di barche a vela che, pur nella loro attualità, hanno un'aria nostalgica e antica, come se quanto venisse rappresentato fosse un luogo di sogno, anche se visto in veglia; un mare conosciuto ma sublimato nei suoi tratti essenziali e primigeni.

Lo studio pittorico si appunta così sulla visualizzazione del mare, nelle sue trasparenze e nelle sue onde.

...si può prendere un raggio di luna nell'istante in cui rimbalza nel mare
e farsi posare da lui sulla terra, e tornare a bordo per guardare il mare...
e tutto ciò è facile, basta guardare il mare,
scegliere bene l'onda, e prendersi il tempo di guardare il mare...
(Bernard Moitessier)

Il modo di osservare di Romano Tomassini è dunque quello di un distacco curioso ma comunque partecipato, come se il suo punto di osservazione fosse sempre dal largo, dal bordo di una di quelle vele che popolano i suoi dipinti, o dall'alto, dalla luna...

In seguito, in occasione della sua prima personale tenutasi alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto, si è inaugurato un nuovo filone rappresentativo che ha ad oggetto la vita dei marinai dell'Adriatico di inizio novecento. Basandosi sul voluminoso repertorio fotografico esistente, affascinato dagli sgargianti colori delle lancette, ma ancora di più dallo spettacolo del mare brulicante di vele e delle spiagge brulicanti di vita, l'autore riesce a trasmettere non quel senso di melanconica nostalgia inevitabile quando si realizza qualcosa a scopo commemorativo. Nei suoi acquerelli viceversa c'è la celebrazione di quella società e di quel modus vivendi.

La ricerca artistica, volta ad una resa sempre migliore non solo di qualità estetica ma anche e soprattutto di spessore morale, giunge ad uno "sguardo" d'insieme che racchiude mare, spiaggia, case e persone in un volo planare, come di gabbiano, e immortala una danza di vele e colori che popola la curva del mondo, fornendo all'osservatore il respiro universale di chi dall'alto guarda, comprende e partecipa, ma allo stesso tempo è in grado di distaccarsi da ciò che è basso e volgare per ritrovare la bellezza e la grazia delle cose e delle persone.

Le ultimissime fatiche riguardano la serie intitolata "...e di un'altra Roma", in un velato omaggio ad un'altra delle grandi passioni del pittore, il fumetto e in particolar modo alle atmosfere rarefatte di Hugo Pratt e del suo Corto Maltese.

Si tratta di una serie di vedute del lungotevere, che però potrebbe essere un qualunque altro corso d'acqua nel suo perenne scorrere tra le case degli uomini, si immortalano scene statiche ma piene di vita sottintesa, per creare dei quadri di un mondo passato, o futuro, o solo sognato, ma certo pieno di armonia, di luce, e di speranza in un altro mondo, magari non migliore, solo diverso, e più a misura d'uomo.

L'ultima serie di acquerelli prodotta dall'artista si ispira dunque alla sua città di residenza e di adozione, Roma, l'Urbe per eccellenza, la città eterna, la città degli imperatori e dei papi.

Impossibile che un architetto non cedesse alla tentazione di ritrarne le millenarie costruzioni… anche se il progetto artistico in questione parte da un presupposto ben preciso, e piuttosto singolare.

Basandosi soprattutto sulla foto scattate nell'Ottocento da Ettore Roesler Franz, e su altre immagini che immortalano il Tevere quando ancora era privo dei suoi attuali argini, Tomassini cerca di comporre la città reale, la città scomparsa e la città ipotetica in un unico assetto urbanistico che unisce spunti visivi reali o realistici con elucubrazioni del tutto immaginate…

Un luogo sognato, un luogo utopico, un luogo possibile ma mai realizzato, o solo forse da realizzarsi… come negli altri paesaggi, realtà e fantasia si mescolano in un'atmosfera onirica che ci fa visitare una "altra" Roma, raccontata per immagini e suggestioni cromatiche di grande delicatezza e poesia.

Accanto a questi paesaggi, l'artista sta realizzando una serie di ritratti basati su foto d'epoca, tendenti a sottolineare le differenze sociali che un tempo erano ben marcate anche dall'abbigliamento e dall'atteggiamento delle persone.

E la sua ricerca pittorica, in continua evoluzione, si sta ora dirigendo verso altre coste, oltre l'Italia, per esibire ancora una volta i caldi colori del Mediterraneo, ma con occhi nuovi…

"Uno Sguardo dalla Luna" è stato il titolo scelto per la prima personale di Romano, e da allora è diventato il trade union anche per tutte le altre iniziative che hanno visto coinvolti i suoi acquerelli. Questo perché in effetti essi forniscono un colpo d'occhio distaccato ma intenso, una vista nuova e poetica sulla realtà nota.

Più di recente, Romano ha deciso di tornare a cimentarsi anche con i colori ad olio, cercando nuova ispirazione con una tecnica diversa, da cui trarre altri colori e altre suggestioni per un viaggio che tocchi lidi ancora inesplorati.

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Ad oggi l'artista ha esposto nelle seguenti occasioni:

  • 8-19 Gennaio 2011, presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (AP), "Uno sguardo dalla luna"
  • 24 Febbraio 2011, presso la Vinea di Offida (AP) in occasione del programma televisivo "Un calice con.."
  • 30 Marzo-5 Aprile 2011, presso la Sala Kursaal di Grottammare (AP) nella collettiva artistica "Festival delle Arti Picene"
  • 14-15 Maggio 2011, presso la Galleria d'Arte di Morlupo, Roma
  • 3-17 Marzo 2012, esposizione presso "Tuttocolori", San Benedetto del Tronto
  • 27 Maggio 2012, Marguttiana d'Arte, collettiva ad Ascoli Piceno
  • dal 28 Maggio, esposizione presso Galleria d'Arte Max, San Benedetto del Tronto (AP)
  • dal 6 al 13 Ottobre 2012, Arte Italiana Oggi 2012, collettiva d'arte presso lo Spazio Espositivo di Civitavecchia
  • 20/28 Aprile 2013, Galleria d'Arte Itinerart, Viterbo
  • 19/30 Luglio 2013, Galleria d'Arte Rufina, Trastevere, Roma
  • 3 Agosto 2013, Museo di Arte Contemporanea di Preta, Amatrice (RI)
  • 4 Luglio 2014, Tenuta San Liberato, Bracciano (Roma)
  • 23-24 Gennaio 2016, Sala delle Conferenze, Casaprota (RI)
  • 3 Luglio- 10 Luglio 2016, Centro Culturale ex chiesa San Giuseppe, Amatrice (RI)
  • 24-27 Giugno 2017, "Viaggio nell'ego", Palazzo Ferrajoli, Roma

Pubblicazioni:

Catalogo dell'Arte Moderna n°52,  Il Cairo Editore, AA.VV.,  anno 2016

Rivista Expoart n°13, anno 2, Ottobre 2012

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