Matteo Antonacci

I dipinti di Sebastiano Cannarella non sono semplici quadri ma visioni mistiche, visioni che solo l’uomo nella

profonda solitudine può contemplare, e solo una mano sensibile dettata dallo spirito umile e puro può

esprimere. Il suo dipingere è un viaggio introspettivo che strizza l’occhio all’espressionismo di Vincent Van

Gogh e al sintetismo di Paul Gauguin ma, ovviamente, con la peculiarità contemporanea di chi attraverso

un’ispirazione atavica di tale portata è riuscito a trasformarla in qualcosa di unico, individuale e

riconoscibile, che fa di Sebastiano un autentico pittore che unisce ciò che è stato a ciò che è, divenendo un

tutt’uno: d’altronde la vera arte esprime un fuoco incondizionato, un unico filo conduttore di giustizia e

verità. Egli ha la grande capacità di congiungere, universalmente, il proprio vissuto a quello dei personaggi e

alle immagini che lo rappresentano; catturando l’osservatore nella mirabile “combinazione di colori” delle

sue opere. Non c’è nulla di più da aggiungere all’arte di Sebastiano Cannarella, se non ammirarla nella

sublime poetica di suoi quadri, che vibrano sulle frequenze dell’anima, dell’universo. (Recensione del poeta

Matteo Antonacci)

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