Valentina Francalanza

Lorenzo Stocco realizza visioni surreali che rivelano una profonda conoscenza della botanica, il fascino per la fantascienza e la sapiente cura della figura e dell'anatomia.

Elementi vegetali realistici (piante rarissime di cui Lorenzo Stocco è appassionato intenditore) convivono e si fondono con elementi fantastici. Pianeti a volte di dimensioni smisurate o ravvicinati popolano numerosi i cieli e ricordano le infinite possibilità di vita forse a noi sconosciute. Infine la donna, bellissima e sensuale, dai tratti europei, ma anche asiatici o africani, compare sempre come abitante di questi pianeti.

Si tratta di mondi di evasione, sogni di bellezza, che non escludono comunque messaggi simbolici sottesi. Proprio in un soggetto come "Scherzoso", l'apparente leggerezza di una ragazzina sensuale e ammiccante, che sembra generarsi da una pianta, nasconde un pensiero più profondo. Osservando attentamente il paesaggio ai piedi della fanciulla è possibile notare la forma di una farfalla, a cui l'artista attribuisce il valore di libertà. Lorenzo Stocco riflette sulle ali della donna d'oggi, sulla libertà conquistata a fatica e di cui talvolta abusa per tradire anche la vita stessa. La riflessione sul mistero e sul valore della vita sembra quindi essere il motivo ispiratore della sua ricerca artistica. In "Laboratorio vita" il pittore immagina la vita alle sue origini, un evento che può assumere modalità inimmaginabili dalla niente umana. Ancora una volta forme tratte dalla natura si mescolano ad elementi irreali, addirittura astratti, la cui sagoma a spirale rimanda alla configurazione del DNA, in un'esplicita allusione alla cultura scientifica. La donna di una bellezza corrispondente alla mitologia odierna, sta 'nascendo' da una pianta tubolare fantastica, in un ideale connubio tra uomo e natura. Le donne di Lorenzo Stocco sono silenziose, situate fuori dal tempo, ma al tempo stesso sensuali e comunicative.

In sintonia con l'alone di mistero che caratterizza i suoi dipinti l'artista fungaia lorenzo stoccopredilige una luce tenue, mattutina o serale, mentre lo stile è quasi fotografico, iperrealistico.

Dopo la perfezione formale raggiunta nei suoi dipinti realizzati con tecnica ad alchidico, Lorenzo Stocco ha iniziato a sperimentare nuovi mezzi espressivi.

In "Uno sguardo dalla finestra" utilizza una tecnica originale, che supera l'idea tradizionale della pittura su un unico supporto. Una tela raffigurante una donna orientale è stata pazientemente sezionata in molte liste sottili, successivamente incollate nel vetro a distanze regolari. Nel retro, visibile solo attraverso le fessure, un'altra tela con un paesaggio primordiale fa da quinta teatrale. Le due immagini si confondono, perdono chiarezza e la visione si fa frammentaria e mobile. Il volto della donna risulta un po' deformato, allungato, quasi ad indicare che si tratta di un essere immateriale deformabile, pura illusione. Lo spettatore rimane catturato non soltanto dal fascino del soggetto, ma anche dall'effetto ottico - percettivo. Proprio questi dipinti sperimentali segnano un graduale distacco di Lorenzo Stocco dai suoi universi surreali: la manipolazione delle proprie visioni infatti evidente che si tratta soltanto di scene illusorie e non di realtà. 

Non è forse un caso che attualmente l'artista sia impegnato in nuove ricerche che includono anche il mezzo del computer, il quale permette di deformare le immagini, migliorarle o cambiarle. L'immagine digitale è soltanto un insieme di pixel, piccole particelle colorate che fittiziamente appaiono, si compongono o scompongono per dar vita, anche se labile, a mondi sempre nuovi.

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