Alfredo Maria Barbagallo

ARTE DI DELICATEZZA E FANTASIA

Il minuzioso Sogno della Pittura di Teodoro Quarto

Le note critiche d?arte degli anni 30 ? per grandi Autori ? coniavano una definizione di grande valore, oggi purtroppo semidimenticata : surrealismo magico. Volevano con ciò evidenziare la capacità di penetrare, dote artisticamente rara, in quella sottile area di demarcazione tra immagine di realtà e definizione fantastica.

Il giovane Teodoro Quarto si pone, nelle proprie creazioni d?opera, esattamente su questa difficile e quantomai affascinante strada, con risultati di solido valore e del tutto notevole incisività. Così nell?affascinante Big White, vero e proprio piccolo capolavoro, dove il bicromatico di base si appone ad una linea di disegno sfumata ed impeccabile; nel potente Montagne rocciose, lezione sulla definizione di luce, in cui l?elemento naturale viene intravisto e raffigurato con proprietà ed eleganza; nel misticheggiante Castello, dove la difficile rappresentazione architettonico monumentale è resa sullo sfondo di una natura inviolata e solitaria e di cieli di infinito sviluppo.

Teodoro si appone quindi ? con risultati del tutto originali ? su quella scelta che la moderna fantasy pittorica ( e letteraria ) eredita dalle fantastiche creazioni anteguerra che il surrealismo storico va a porgere, con operazione complessa ed anche difficile, dalla faticosa ed illuminante lezione del proprio Inconscio; natura vista come sogno, appunto.

I cromatismi di resa nelle opere di Teodoro Quarto appaiono quindi netti senza bisogno di eccesso; sfumati nelle distese paesaggistiche; validamente illuminati così da una definizione di luce che pare quindi prediligere la tinta chiara, d?altronde necessaria per il dispiegarsi dell?Immagine. Così come una menzione particolare necessita la visione di Natura nei contenuti; Natura sempre solitaria e riflessiva, sincera eppure sognante, in cui l?elemento umano viene posto con discrezione, quasi ai margini, e comunque attraverso la propria traccia d?intervento indiretto.

Questo Autore romano sceglie quindi la strada più complessa, ma più artisticamente valida; il viaggio nello spazio e nel tempo. Ciò dona e darà alle sue creazioni ? ne siamo già certi ? la caratteristica di valore  nella quieta emozione che questa Pittura crea in ogni osservatore d?arte.

Roma, novembre 2012                                              Alfredo M. Barbagallo

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