Autoritratto etrusco
Descrizione
Ano 1985.
Il guerriero in agguato, avvolto in una pelle di animale, sguscia furtivamente, sorprendendo il nemico in arrivo.
Fin da bambino ho amato in modo particolare il popolo etrusco, la sua arte, la sua cultura.
Nel 1985, visitando la necropoli rupestre di Norchia nel viterbese, entrando in una delle centinaia di tombe del sito, ho avuto un'esperienza trascendente ed una visione. La testa mi girava e un'emozione di forte commozione prendeva improvvisamente il sopravvento. Avevo la netta sensazione di trovarmi nella "mia" tomba. Vedevo, nella valle sottostante, giungere il corteo funebre che trasportava la salma di un guerriero, e sapevo con certezza che quell'uomo "ero stato io". Non mi ero mai interrogato sulla reincarnazione fino a quel momento, ma l'esperienza è stata immediata ed intensa e non posso fare a meno di accettarla per quello che è. Con quest'opera ho voluto celebrare quel guerriero etrusco a cui, in qualche modo, appartengo e mi appartiene.
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