GUERRIERO DELLA LUCE

di Paolo Pomati

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Descrizione

... Un guerriero della luce non dimentica mai la gratitudine. Durante la lotta è stato aiutato dagli Angeli. Le forze celestiali hanno messo ogni cosa al proprio posto, permettendo a lui di dare il meglio di sè. I Compagni commentano: "Com'è fortunato!". E talvolta il Guerriero ottiene assai più di quanto le sue capacità consentano. Perciò, quando il sole tramonta, si inginocchia e ringrazia il Manto Protettore che lo circonda. La sua gratitudine, però, non è limitata al mondo spirituale: egli non dimentica mai gli amici, perchè il loro sangue si è mescolato con il suo sul campo di battaglia. Un Guerriero non ha bisogno che qualcuno gli rammenti l'aiuto degli altri: se ne ricorda da solo, e divide con loro la ricompensa...

...Il guerriero della luce si concentra sui piccoli miracoli della vita quotidiana. Se sa vedere ciò che è bello, è perché ha la bellezza dentro di sé, giacché il mondo è uno specchio chiuso che rimanda a ogni uomo il riflesso del suo viso. Pur conoscendo i propri difetti e limiti, il guerriero fa il possibile per mantenere il buon umore nei momenti di crisi. In fin dei conti, il mondo sta facendo ogni sforzo per aiutarlo, quantunque tutto ciò che lo circonda sembra affermare il contrario...

...I guerrieri della luce hanno sempre un bagliore nello sguardo. In molte occasioni sono codardi. Non sempre agiscono correttamente. Non sempre sono sicuri di quello che stanno facendo. Molte volte trascorrono la notte in bianco pensando che la loro vita non ha alcun significato. Per questo sono guerrieri della luce. Perchè sbagliano. Perchè si interrogano. Perchè cercano una ragione: e certamente la troveranno...

... Un guerriero sa che un angelo e un demonio si disputano la mano che impugna la spada. Dice il demonio: "Ti indebolirai. Non riconoscerai il momento giusto. Tu hai paura." Dice l’angelo: "Ti indebolirai. Non riconoscerai il momento giusto. Tu hai paura.” Il guerriero ne è sorpreso. Hanno detto entrambi la stessa cosa. Allora il demonio continua: "Lascia che io ti aiuti.” E dice l’angelo: "Ti aiuto io.” In quel momento, il guerriero capisce la differenza. Le parole sono le stesse, ma gli alleati sono diversi. Egli allora dedica la sua vittoria a Dio. E, con la fiducia dei valorosi, sceglie la mano del suo angelo...

...Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento. Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato. Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo. Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza. Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce. Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali. Ogni guerriero della luce ha detto "si" quando avrebbe voluto dire "no". Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava. Perciò è un guerriero della luce: perché, ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore...

...Un guerriero della luce condivide con gli altri tutto ciò che conosce del cammino. Chi aiuta, viene sempre aiutato, e ha bisogno di insegnare ciò che ha appreso. Perciò egli si siede intorno al fuoco e racconta com’è andata la giornata di lotta. Un amico gli sussurra: “Perchè parlare tanto apertamente della tua strategia? Non vedi che, comportandoti così corri il rischio di dover dividere le tue conquiste con altri?” Il guerriero si limita a sorridere, e non risponde. Sa che, se giungerà alla fine del viaggio in un paradiso vuoto, la sua lotta non avrà avuto alcun valore...

...Il guerriero della luce crede. Poichè crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere. Poichè ha la certezza che il suo pensiero può modificare la vita, la sua vita comincia a mutare. Poichè è sicuro che incontrerà l’amore, l’amore compare. Di tanto in tanto, si sente deluso. A volte, si addolora. E allora sente i commenti: “Com’è ingenuo!” Ma il guerriero sa che ne vale il prezzo. Per ogni sconfitta, ha due conquiste a suo favore. Tutti coloro che credono lo sanno...

...I guerrieri della luce si riconoscono dallo sguardo. Si trovano nel mondo

Fanno parte del mondo e al mondo sono stati invitati senza bisaccia e senza

sandali. Molte volte sono codardi. Non sempre agiscono nella maniera giusta.

I guerrieri della luce soffrono per stupidaggini, si preoccupano di cose meschine, si reputano incapaci di crescere. Talvolta si credono indegni di qualsiasi benedizione o miracolo. I guerrieri della luce sovente si domandano che cosa stiano facendo qui.

Molte volte pensano che la loro vita non abbia alcun significato. Perciò sono guerrieri della luce. Perché sbagliano. Perché si interrogano. Perché continuano a ricercare un significato. E finiranno col trovarlo.

Il guerriero della luce si sta ridestando dal suo sonno. Pensa “Non riesco a sopportare questa luce che mi fa crescere”. La luce tuttavia non scompare.

Il guerriero pensa “Saranno necessari dei cambiamenti che non ho voglia di fare”. La luce persiste perché la volontà è una parola piena di trucchi. Allora gli occhi e il cuore del guerriero cominciano ad abituarsi alla luce. Essa non lo spaventa più e lui comincia ad accettare la propria leggenda anche se ciò significa correre dei rischi.

Il guerriero ha dormito per lungo tempo. E’ naturale che si stia risvegliando

a poco a poco.

A volte il guerriero della luce ha l’impressione di vivere due vite nello stesso tempo, in una è obbligato a fare tutto ciò che non vuole, a lottare per idee nelle quali non crede. Ma c’è un’altra vita ed egli la scopre nei sogni, nelle letture, negli incontri con uomini che la pensano come lui. Il guerriero consente sempre alle due vite di avvicinarsi.

“C’è un ponte che collega quello che faccio con ciò che mi piacerebbe fare” pensa. A poco a poco i suoi sogni cominciano a impadronirsi della vita di tutti i giorni, finchè egli avverte di essere pronto per ciò che ha sempre desiderato. Allora basta un pizzico di audacia e le due vite si trasformano in una.

Il guerriero della luce ha bisogno di tempo per se stesso. E impiega questo tempo per il riposo, la contemplazione, il contatto con l’anima del mondo. Anche nel pieno del combattimento egli riesce a meditare. In certe occasioni si siede, si rilassa e lascia che tutto ciò che sta accadendo intorno continui ad accadere. Guarda il mondo come se fosse uno spettatore, non tenta di crescere, nè di sminuirsi, ma solo di abbandonarsi senza alcuna resistenza al movimento della vita. A poco a poco tutto ciò che sembrava complicato diventa semplice. E il guerriero ne gioisce.

Il guerriero della luce ha i suoi sogni. Sono i sogni a farlo procedere. Ma egli non commette l’errore di pensare che il cammino sia facile e la porta larga. Sa che l’universo funziona in modo identico a quello dell’alchimia. “Solve et coagula” dicevano i maestri.

“Concentra e Disperdi le tue energie secondo la situazione”. Ci sono momenti in cui è necessario agire e altri in cui si deve accettare. Il guerriero sa fare questa distinzione.

Il guerriero della luce guarda la vita con dolcezza e decisione. Egli è davanti ad un mistero di cui, un giorno troverà la risposta. Spesso e volentieri dice fa sé e sé: “Ma questa vita sembra una follia”. Ha ragione. Concentrato sul miracolo del quotidiano, egli nota di non essere sempre in grado di prevedere le conseguenze dei propri atti. A volte agisce senza avere la coscienza di ciò che sta facendo: salva senza sapere di salvare, soffre senza conoscere il motivo per cui è triste. Sì, questa vita è una follia. Ma la grande sapienza del Guerriero della luce consiste nello scegliere bene la propria follia.

Il guerriero della luce contempla le due colonne che fiancheggiano la porta che intende aprire. Una si chiama “Paura” l’altra “Desiderio”. Il guerriero guarda la colonna della paura sulla quale è scritto “Entrerai in un mondo sconosciuto e pericoloso, dove tutto ciò che hai appreso finora non servirà a niente”. Poi osserva la colonna del desiderio sopra la quale Legge: “Uscirai da un mondo conosciuto, dove sono custodite le cose che hai sempre voluto e per le quali hai lottato duramente”. Il guerriero sorride, perché non esiste niente che lo spaventi né che lo leghi. Con la sicurezza di chi sa ciò che vuole, apre la porta.

Dice il maestro al guerriero quando lo vede depresso: “Tu non sei quello che sembri nei momenti di tristezza. Sei molto di più. In questo momento milioni di uomini hanno già rinunciato. Non si infastidiscono, non piangono, non fanno più niente. Si limitano ad aspettare che il tempo passi. Hanno perduto la capacità di reagire. Tu però sei triste.

E ciò dimostra che la tua anima è ancora viva.”

Paulo Coelho

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