La nascita di Venere

Descrizione

Il mito narra che Zeus invaghitosi di Leda, regina di Sparta, si unì con lei sotto il sembiante di un cigno. Nove mesi dopo Leda depose l'uovo da cui nacque lei, la donna che incarna la bellezza per antonomasia: Elena. Perché, mi sono chiesto, far nascere la bellezza da un uovo? L'uovo è il simbolo della vita in potenza, rappresenta la forza della vita che rompe il guscio per venire alla luce, una forza interna che deve uscire fuori per nascere. Perciò ho dedotto che la bellezza è un qualcosa di interiore, che va trovato all'interno, che si trova dentro. Essa, la bellezza che è vita, sta dentro, e deve fare uno sforzo per venire alla luce. Ciò si collega al concetto di Gnothi Sautón, ovvero di conoscere se stessi, e tale conoscenza verte verso l'interno, nel cuore. La ricerca va canalizzata verso il nostro mondo interiore ed è là che si trova la bellezza e la luce, dentro i nostri abissi. E così come ci vuole una forza per condurre questo viaggio interiore così ci vuole una forza che rompa il guscio o i gusci delle nostre maschere e dei nostri condizionamenti, e che dia alla luce la bellezza dentro di noi, che è la conoscenza stessa. Il processo conoscitivo di se stessi alla ricerca della bellezza comincia qualora poniamo l'attenzione dentro, allora comincia quella ricerca che ci condurrà alla rottura del guscio. Da notare è inoltre l'aspetto che vede la deposizione dell'uovo da parte di una Regina e che svela come questa bellezza (Elena) sia figlia del femminino, una bellezza che va riscoperta in questo aspetto interiore di uomini e donne. O meglio, è la parte sensibile di ogni persona che è gravida della bellezza, bellezza che non solo è amore per la vita ma è anche vita Dionisiaca, follia, potenza erotica e

nel nostro femminile va cercata.

Fabiano Rastelli

Acrilico su tela 90x100