LA RUOTA DEGLI INNOCENTI

di Federico Benendo

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Descrizione

Attraverso il tema prescelto l'autore vuole rappresentare la semplice descrizione di un evento, il quale nell'istante in cui il visionario si imbatte nell'opera non è ancora stato compiuto.

Sarà lo stesso visionario con l'immaginazione e/o girando la ruota ad essere responsabile del lieto, o non lieto, fine dell'azione presentatagli precedentemente.

Girare la ruota ed ascoltare il martellante suono dei campanellini esprime l'abbandono in tutte le sue forme. Più precisamente rappresentata, l'abbandono di un figlio da parte della propria figura materna con tutti ciò che ne comporta, prima, durante e dopo la scelta.

Raffigura quindi le dure e sofferte scelte che ognuno incontra nel suo cammino di vita, a volte pesa di più la ragione e la convinzione di un'ideake, a volte l'istinto, a volte il cuore o ancora la paura.

 Vi sono al suo interno diverse allegorie/simboli più o meno nascosti.

- I gioialli in oro, che avvolgono quasi tutti l'avambraccio destro della donna- madre, rappresentano la ricchezza esteriore ( ma non interiore) e il coraggio sofferto delle proprie scelte.

- La corona del rosario, stretta nella mano sinistra della donna- madre, simboleggia la razionalità, il sacrificio, la neditazione, la speranza e i concetto di morale e coscienza.

È con il braccio pieno di bracciali d'ori che la madre abbandonerà il figlio e di conseguenza farà girare la ruota ( se questo è quello che vuole l'osservatore). In caso contrario è con l'altro braccio che riprenderà suo figlio e porterà con se nella sua strada di vita.

La lettera posta affianco alla ruota descrive perfettamente quello che tra pochi istanti succederà ( o non succederà) ai due protagonisti. Tutto dipeso sempre dall'osservatore che si fa artefice del destino dell'opera. La lettera, quindi, fa parte del complesso in cui si trova scritto quanto segue.

29 Luglio 1929

Carissimo figlio mio, quando legggerai questa lettera sarai già diventato un ometto e più volte avrai maledetto quella puttana che ti ha messo al mondo. Piccolo mio ti chiedo perdono con tutto il dolore che la lacera la mia anima; chiedo perdono alla Santa Vergine Maria per il grande peccato che sto per compiere e sono pronta a vivere nel dolore e nel tuo ricordo. Sei nato sotto una cattiva stella figlio mio, ma Dio riserverà per te grandi cose, quelle che io non potrò donarti. Sei parte di me e anche se non sarò io ad insegnarti a camminare e a rimboccarti le coperte quando avrai paura nelle notti di tempesta, ricordati che tua madre ti ama e ti amerà per sempre. Spero di non avere la forza di girare quella naledetta ruota bensì scappare con te e vivere una vita felice anche se sarà in miseria. Perdona se questa forza riuscirò a trovarla. Non vedo l'ora di morire, non vedo l'ora che anche tu prenda la strada del paradiso per ricongiungerti per l'eternità nel regno di Dio. Ti amo amore mio. Tua Madre


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