La Samaritana al pozzo

Descrizione

La Samaritana al pozzo su pannello all'interno di antica pieve romanica, San Biagio ad Ama in Casentino, (particolare).

Gesù entra nella terra di Samaria una terra interdetta, sconsacrata che ogni pio ebreo evitava e se era obbligato a passarvici certamente non vi si fermava perché inquinata ed inquinante poiché era mista e multietnica quindi non “pura” dal punto di vista non solo biologico ma soprattutto religioso dal momento che avevano inquinato aspetti importanti della tradizione biblica con altri elementi spuri di altri popoli, per cui erano considerati eretici: Gesù incontra al pozzo di Giacobbe un’eretica.

La nozione di “eresia” è biblica ed è arrivata fino a noi! C’è voluto il Concilio Vaticano II° per superarla e fare quello che ha fatto Gesù 2000 anni fa chiamandoci “Fratelli Separati”: l’altro è cristiano diverso, non fuori dal discorso. E’ quello che ha fatto Gesù con la Samaritana al pozzo di Giacobbe.

Per il mondo ebraico inoltre non era concepibile una donna discepola di un rabbi per cui la figura di Maria ai piedi di Gesù è rivoluzionaria: il primo ecumenismo da attuare è proprio quello tra l’uomo e la donna ed è ancora poco praticato ancora oggi… Gesù non solo lo attua ma trasforma questa eretica in missionaria..

Da grande pedagogo, non solo si ferma e parla, ma chiede da bere: presuppone che l’altro non è qualcuno a cui io posso solo insegnare ma qualcuno da cui posso imparare qualcosa… Sono tante le cose preziose che ci uniscono e tante le cose che lo Spirito ha seminato negli altri come dono anche per noi. E’ la logica del “Corpo di Cristo”, lo scambio dei carismi. Papa Francesco nella “Evangelii gaudium”, riprende il pensiero paolino a proposito dei carismi dati dallo Spirito per l’utilità comune e per essere appunto condivisi.

Altro tratto dell’ecumenismo di Gesù è la logica del “cuore”: entra nella vita di questa donna così che lei si senta interpellata e a sua volta cominci a chiedere: “sei un profeta allora toglimi una curiosità, noi diciamo che Dio si adora qui nel monte Corizim mentre voi dite che è in Gerusalemme il vero tempio, la vera religione la vera strada…” A cui Gesù risponde dicendo che né su questo monte né a Gerusalemme si adorerà il Padre ma i veri adoratori lo adoreranno in Spirito di Verità….Non c’è un luogo santo, una santa città una santa sede….soltanto lo Spirito è santo Dio è Santo…

Raduniamoci pure in ogni santuario ma con la consapevolezza paolina che in Lui viviamo, ci moviamo, siamo… “il tempio di Dio siete voi”, dice Paolo, e l’Uomo Vivente è la Gloria di Dio…

Le storiche realizzazioni del Cristianesimo sono solo una tappa….Occorre uscire fuori dai nostri santuari, dai nostri pozzi di Giacobbe che ci danno acqua e non sono quindi da disprezzare, ma l’ Acqua Viva non viene dalle nostre tradizioni per quanto buone ed utili, viene da Gesù: “Io sono l’acqua viva”.

Dobbiamo tendere a diventare quello che non siamo ancora: Cattolici ecumenici, Valdesi ecumenici, Protestanti ecumenici, Ortodossi ecumenici…. Siamo Cristiani in divenire, non siamo cristiani compiuti..

L’Ecumenismo comincia con e vive di dialogo per sfociare nella Missione dello Spirito Santo, affinché il mondo creda.

L’evangelista con la sua altissima sapienza letteraria del Cap. IV fa una rivelazione progressiva dell’identità di Gesù:

1- Gesù viandante assetato, come un “signor nessuno”

2- poi questo “signor nessuno” dice di avere un’acqua che se la samaritana lo sapesse la chiederebbe lei..

 Sottintendendo che c’è una sete dell’anima e non solo del corpo

3- a seguito di ciò lei intuisce che la persona che ha di fronte non è un “signor nessuno” e fa un progresso nella comprensione: è un profeta…

4- La risposta di Gesù toglie il fiato e le mette in moto una reminiscenza biblica sul Messia…

5- “Sono io che ti parlo”: attraverso l’incontro con l’altro, anche la mia conoscenza e comprensione di Cristo cresce come qui: da “un signor nessuno” fino al “Salvatore del mondo”. L’Ecumenismo ci aiuta a scoprire modi diversi con cui Cristo si rapporta con gli uomini e cresce diventando sempre più grande per tutta la Cristianità e quindi per tutta l’umanità.

Il Parroco Don Franceso Pasetto mi ha fattoil grande piacere di accettare la proposta di inserire nella sua bella chiesa di Ama per la quale ha profuso tantissime energie, la mia opera su questo tema che rivela il grande amore unito alla grande pedagogia divina messa in atto da Gesù nei confronti di questo bellissimo personaggio che è la Samaritana e che ben ci rappresenta.

Punti rappresentati nella “SINOPIA”:

• Samaria terra interdetta, “sconsacrata”, “impura”, “contaminata” con altri culti…. Gesù volutamente incontra al pozzo di Giacobbe una donna, “eretica”, ”impura” e per di più “peccatrice pubblica”… e ne fa una “MISSIONARIA” della “BUONA NOVELLA”.

• Gesù, Gesù che si riposa all’ombra di una quercia, seduto al pozzo di Giacobbe, da vero grande pedagogo, inizia il dialogo chiedendo LUI un favore a lei, la mette subito a suo agio facendola sentire capace di donare e quindi a sua volta in grado di ricevere il dono più grande, quello dell’Amicizia con Lui, il Cristo, Vera Fonte di Vita.

 La samaritana che giunge con la brocca fra le braccia avvolta da un velo svolazzante e illuminata dal Cristo, Vera Luce.

 Il tutto si svolge lungo la strada che porta a Sicar ai piedi del monte Garizim, oggetto di discussione sul “vero culto” nello sfondo Sicàr, la città dove la Samaritana tornerà da missionaria.