quadri in vendita online - Tramonto

Descrizione

“È il lavoro dell'artista creare tramonti quando non ce ne sono.”

ROMAIN ROLLAND

Fonte:

https://www.frasicelebri.it/frase/romain-rolland-e-il-lavoro-dellartista-creare-tram/

La risposta alla Grande Guerra nel cuore dell'Europa trovò la sua specularis imago nell'occidentale e raffinata Francia dei grandi scrittori ottocenteschi e del primo Novecento, e dei movimenti artistici pacifisti. La Francia aveva resistito con eroismo ai tedeschi, aveva difeso terra e libertà e la sua preziosa cultura. Un milione e quattrocentomila furono le vittime francesi: ecco, in questo parallelo si può meglio comprendere con cognizione di causa il rilievo internazionale del gesto storico offerto dalla Società per la Pace di Rolland e Zweig: l'unità di intenti attraverso la magistrale idea che la cultura potrebbe salvare l'umanità. Ciò che Dostoevskij aveva decenni prima definito con << La bellezza salverà il mondo>>.


Dario Arkel, Il Bambino Vitruviano 

L'innovazione di Janusz Korczak 


*

Dario Arkel

Il Bambino Vitruviano

L’innovazione di Janusz Korczak

Il rivoluzionario pensiero pedagogico di Janusz Korczak, pediatra e letterato ebreo polacco, ha conservato tutta la sua dirompenza dopo aver attraversato gli orrori di due guerre mondiali, diventando oggi una delle testimonianze più illuminanti che si possano distinguere nelle tenebre della Shoah. Nel 1911 Korczak fu ispiratore, costruttore e direttore dell’orfanotrofio ebraico Dom Sierot a Varsavia: un’utopia realizzata, «la meraviglia dei bambini soli». L’esperienza del Dom Sierot, insieme alla storia della sua vita e soprattutto della fine della sua vita, fa di Korczak «uno degli uomini migliori che il pianeta abbia mai ospitato».

In un saggio composito che lega l’esempio del pedagogista al nostro presente «rapace», dominato dall’intolleranza e dalla semplificazione, Dario Arkel esplora le possibilità creative dell’infanzia e traccia la figura del “Bambino Vitruviano”, a fondamento di una società della condivisione dove i bambini non siano ridotti e schiacciati sul mondo adulto, ma liberi di essere se stessi.


DARIO ARKEL

Docente di Pedagogia Sociale all’Università di Genova, è scrittore di narrativa, saggista e poeta, tra i maggiori esperti della vita e dell’opera del pedagogo ebreo polacco Janusz Korczak. Con i suoi saggi ha vinto il Premio Ischia-Rea (2002) e il Premio Franco Angeli dei formatori italiani (2014).

RASSEGNA STAMPA

La Repubblica (ed. Genova)

Il Secolo XIX

Fonte:

http://www.castelvecchieditore.com/prodotto/il-bambino-vitruviano/


Chiavari: “Il bambino vitruviano”, conferenza del pedagogo Dario Arkel

di Redazione Levante News 

Da Serra club Tigullio

Lunedì 20 novembre alle 18.00, presso la Sala Ghio Schiffini della Società Economica di Chiavari in via Ravaschieri 15, il Serra Club Tigullio invita tutti alla conferenza: “Il bambino vitruviano. L’innovazione di Janusz Korczak”, che sarà tenuta dal professor Dario Arkel, Responsabile Ufficio del Garante dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Liguria.


https://www.levantenews.it/2023/11/15/chiavari-il-bambino-vitruviano-conferenza-del-pedagogo-dario-arkel/


Romain Rolland

scrittore e drammaturgo francese


«Un tributo all'elevato idealismo della sua produzione letteraria, alla comprensione ed all'amore per la verità con le quali ha descritto i diversi tipi di esistenza umana»


(Motivazione del Premio Nobel)


Romain Rolland (Clamecy, 29 gennaio 1866 – Vézelay, 30 dicembre 1944) è stato uno scrittore e drammaturgo francese, premio Nobel per la Letteratura nel 1915.


Fonte: 

https://it.wikipedia.org/wiki/Romain_Rolland


Stefan Zweig

scrittore, giornalista e drammaturgo austriaco


Stefan Zweig (Vienna, 28 novembre 1881 – Petrópolis, 22 febbraio 1942) è stato uno scrittore, drammaturgo, giornalista, biografo, storico e poeta austriaco naturalizzato britannico.


All'apice della sua carriera letteraria, tra gli anni venti e trenta del XX secolo è stato mediatore fra le culture, animato da sentimenti pacifisti e umanisti; è noto come autore di novelle e biografie. Politicamente era internazionalista, cosmopolita ed europeista, espressioni di alcuni sentimenti diffusi durante la Belle Époque, periodo della sua formazione e che egli vede con rimpianto per la pace che regnava specialmente nella Mitteleuropa, sotto l'Impero austro-ungarico prima della prima guerra mondiale.


Nel primo dopoguerra fu un oppositore fermo dei totalitarismi nascenti, in particolare un convinto antifascista. Abbandonò l'Austria dopo l'Anschluss, anche per le sue origini ebraiche, e lasciò l'Europa continentale dopo l'avvento al potere del nazionalsocialismo e con la seconda guerra mondiale imminente; rifugiatosi poi negli Stati Uniti e infine in Brasile, qui si suicidò nel 1942 assieme alla sua seconda moglie.


«Inerme e impotente, dovetti essere testimone della inconcepibile ricaduta dell'umanità in una barbarie che si riteneva da tempo obliata e che risorgeva invece col suo potente e programmatico dogma dell'anti-umanità.»


(Stefan Zweig, "Prefazione", Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo; in questo brano Zweig descrive il proprio sconforto per lo scoppio della grande guerra nel 1914)


Copia di Amok (1922), libro di Zweig sopravvissuto ad un rogo di libri nazista


Nel 1941 si spostò a Petrópolis, in Brasile, dove si suicidò, con un'overdose di barbiturici (Veronal), insieme alla sua seconda moglie nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 1942:


«Abbiamo deciso, uniti nell'amore, di non lasciarci mai, nella certezza di andare incontro a una grande tranquillità e a una grande pace.»


(Dalla lettera all'amico Alfred 

Altmann, 22 febbraio 1942)


Soffriva, come la moglie, di crisi depressive, dovute anche all'esilio e alla sua mancanza di speranza per il futuro dell'Europa, dominata da violenza e autoritarismo. I corpi dei coniugi Zweig furono ritrovati vestiti e composti sul letto, vicini e come addormentati serenamente. Alcune incongruenze fecero inizialmente pensare alla polizia brasiliana all'omicidio per mano di simpatizzanti o agenti segreti della Germania nazista che lo riteneva "l'intellettuale ebreo più pericoloso", ma in seguito si accettò la versione ufficiale.


Accanto al letto fu trovato un biglietto d'addio, autografo e riconosciuto autentico, intitolato Declaraçao ("Dichiarazione" in portoghese) che recitava:


«Saluto tutti i miei amici! Che dopo questa lunga notte possano vedere l'alba! Io che sono troppo impaziente, li precedo. (...) Penso sia meglio concludere in tempo e in piedi una vita in cui il lavoro intellettuale significava la più pura gioia e la libertà personale il bene più alto sulla Terra.»


Fonte:

https://it.wikipedia.org/wiki/Stefan_Zweig



Un caldo

autunno all'orizzonte!

Bellissimo!

Patrizio Moscardelli 


*

Gli artisti marchigiani Moscardelli, Magno, Cianni e Alesiani a Roma per la mostra di arte contemporanea “I grandi Maestri di oggi”


Di Carletta Di Blasio


18 agosto 2023


Patrizio Moscardelli è nato a Ripatransone (AP) nel 1959. Partecipa attivamente alla vita nazionale dell’arte ottenendo riconoscimenti e consensi dalla critica più qualificata, tra i quali Bacci, Bertacchini, Zaccaria, Rugger, Ruggeri, Severi. Moscardelli offre al pubblico la sua arte iniziando con una personale presso il Comune di Cossignano (A.P.) nel 1983. Nel 2004 partecipa alla mostra “Al caro Giorgio Gaber” a Milano ed è presente al “Miart” di Milano, con mini opere su carta a memoria di Pierre Restany. Dal 2005 inizia una collaborazione artistica con una nota casa di vini della provincia di Ascoli Piceno e sarà presente, ogni anno, al Vinitaly di Verona, con bottiglie dipinte dal titolo “Arte in Cravatta”. Nel 2009 è presente alla Fiera d’Arte “Immagina” di Reggio Emilia e alla mostra “ La Tempesta e lo Spazio” presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (AP). Viene invitato alla Mostra d’Arte Sacra “ Le Radici Cristiane nella spiritualità Europea” a Fermo, a cura di Stefania Severi e Mirella Ruggieri; partecipa poi alla mostra “Mille Artisti a Palazzo -Palazzo Arese Borromeo-Cesano Maderno- (MI) -Vetrina dell’Arte Contemporanea”, a cura di Luciano Caramel, catalogo Giorgio Mondadori. Nel 2014 alla Prima Biennale d’arte a Durazzo, in Albania, si cimenta nella realizzazione di un murales. Nel 2015 partecipa alla mostra collettiva presso la Mumart Museo Michetti di Francavilla a Mare, Pescara. Dal 2019, è impegnato nel Progetto Caritas “Laudato Si’” – La bellezza del creato – Laboratorio artistico/didattico con gli ospiti della struttura.

Questi i contatti dell’artista Moscardelli:

Studio: Ripatransone (AP)

Sito web: www.moscardellipatrizio.com



Fonte:

https://www.ancoraonline.it/2023/08/18/gli-artisti-marchigiani-moscardelli-magno-cianni-alesiani-roma-la-mostra-arte-contemporanea-grandi-maestri-oggi/


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