Aldo Nigro - pittore contemporaneo

Biografia
Curriculum

Aldo Nigro Napoli 1930 – 2019

Aldo Nigro nasce verso la fine del 1930 a Napoli , ove trascorre i primi anni. Nel 1943 il nucleo familiare si sposta a Roma, dove compie gli studi fino alla laurea in giurisprudenza. Nel 1958, entra nella carriera direttiva in Banca D’Italia, con sede a Torino .

Nell’isolamento di Torino inizia a disegnare e dipingere acquistando e maturando consapevolezza, della sua naturale predisposizione e della possibilità di esprimere, mediante la pittura, il suo mondo interiore. Dopo quattro anni si dimette, torna a Roma, per dedicarsi alla pittura.

Il percorso artistico di Nigro, è quello di un pittore autodidatta, formatosi nello studio dei grandi maestri antichi e moderni, mentre i suoi interessi culturali nell’ambito letterario e delle scienze umane sono stati determinanti nella costruzione del suo mondo figurativo.

I primi dipinti, eseguiti a Torino tra il 1959/63, e quelli successivi fino al 1969, per contenuto e modalità di trattamento sono vicini alla corrente espressionista; chiaro è l’intento di rappresentare la drammatica condizione umana richiamando, specie in alcuni, gli orrori degli anni di guerra.

Per tali dipinti si avvale di materiali poveri come cartone o faesite, per lo più utilizzando solo bianco e nero aggiungendo qualche tocco di colore.

Della la fine degli anni ‘60 è una serie di grafici, a china con punte di colore rosso (cm.50x70) in cui predomina la ricerca di una dinamica spaziale, sia nelle figurazioni geometriche, sia quelle dove la figura umana è inserita in geometrie.

Tra il 1970 a circa la metà il decennio successivo segue un lungo periodo di studio e ricerca in cui in parte si avvicina alla corrente dell’astrattismo: I dipinti, con composizioni per lo più geometriche caratterizzate da netti contrasti di colore, sperimentando tecniche diverse come: l’inserimento di elementi metallici; l’utilizzo di lastre di rame incollate su basi di legno, dando luogo all’immagine, o mediante lavorazione della lastra metallica o con sgocciolamento di colore su la stessa.

Gran parte della produzione è invece volta alla grafica: del 1970 al 1974 sono due serie di composizione grafici e collage  a china e inchiostri colorati, in cui prevalente è la suggestione dinamica e grande rilevanza ha il colore.

Seguono tra il 1980/89 varie serie di grafici, a matita o china di varie dimensioni e soggetti. Alcuni in cui, con sintetico tratto, sono colte le caratteristiche fisionomiche più svariate; altri composti a “riquadri” entro i quali la linea continua crea infinite variazioni figurative. Dello stesso periodo è una serie particolare a colori eseguita su cartone o faesite, caratterizzata da una fittissima rete di minutissimi segni ripetuti, su fondo variamente colorato, sino a comporre quasi una trama di tessuto.

In questo periodo realizza anche piccole sculture, adoperando pezzi di tronchi d’albero, accorpati e lavorati con chiodi e altri elementi metalli.

 Verso la fine degli anni ‘80 perviene ad un preciso e felice indirizzo in cui la “linea continua” sarà elemento determinante del suo modo espressivo in una ricerca originale intorno alla figura.

Nei molti dipinti realizzati tra il 1989 e il  1999 è la linea, infatti, che dà forma a “…..quel mondo poetico e tragico di molte sue figurazioni pervase di una singolare luminosità, che mette Nigro in rapporto diretto ed esplicito con il mondo fantastico di Klee”….. ( così Paolo Portoghesi nella presentazione alla mostra personale del 1991 ) .

 Sono immagini e figurazioni, di un mondo ideale e mitico, in cui la linea e il colore tenue e soffuso sono le caratteristiche prevalenti, che in alcuni dipinti, di paesaggi fantastici, suggerisce un estatico senso poetico della natura.

Particolare è anche la tecnica usata per far risaltare la linea che si svolge come un filo continuo, dando vita alla figurazione, la stesura sulla tela di una base di sabbia e gesso che permette quasi di incidere in essa la linea dandole maggior risalto.

Le stesse caratteristiche, sia formali che di contenuto, hanno molti grafici che in parte precedono o sono contemporanei a tali dipinti, per lo più eseguiti tra il 1990 e il 1996; se ne distacca in parte una serie contraddistinta da piccole ripetitive figurazioni su sfondo soffuso, eseguita ad olio su carta.

 Intorno al 2000 si delinea una nuova fase che avrà svariati sviluppi.

In alcuni dipinti, ma soprattutto in una serie di grafici, nei quali le figurazioni richiamano il precedente periodo, è da notare un cambiamento che tende alla massima stilizzazione delle forme, anche se permane il mezzo, “la linea”, le figure acquistano un anima diversa (mutamento che in musica si definirebbe “cambio di tonalità”).

Alla rappresentazione di un mondo mitico e ideale, che pur nella sua drammaticità aveva una sua spirituale bellezza, sembra subentrare la coscienza di una realtà inquietante della natura umana non disgiunta da ironia.

In altri dipinti, con figurazione più astratte è la componente dinamica che prende il sopravvento, un dinamismo si potrebbe dire di “ordine cosmico”, configurandosi come “materia in movimento nello spazio”; in alcuni, gli elementi che compongono l’insieme, sono come orientati verso un centro di attrazione, o ad indicare una direzione di movimento, in altri sono sospesi o disseminati come pulviscolo, in ogni direzione dello spazio.

 Altri sono invece caratterizzati da forme e tonalità che richiamano immagini dell’infinità marina o mondi acquatici; oppure contrassegnati dalle possibilità espressive del segno ripetuto, quasi calligrafico, che simbolicamente indicherà come “ Scritture private”

Moltissimi i grafici eseguiti tra il 2000 e il 2019, quando viene a mancare.

Particolare è una serie dell’ultimo periodo (2016/19) composizione eseguite mediante collage di strisce disegnate minutamente a china (forse ritagliate da grafici precedenti) incollate su foglio bianco con inserimento di qualche nota di colore.

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-Aprile/maggio 1964 partecipa alla collettiva- Premio Michelangelo della giovane pittura italiana alla Galleria Penelope di Roma.

- Luglio 1964 partecipa alla collettiva - Premio ‘64 del Ministero della Pubblica Istruzione, al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari – Roma.

- Luglio1965- partecipa alla collettiva- VI Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea di Pittura e Bianco e Nero S. Benedetto del Tronto.

- Novembre/ dicembre 1969 partecipa alla collettiva della galleria Hermes Studio d’Arte.

- Settembre 1974 personale al club “la Zeppa” di Roma.

- Marzo 1991mostra personale al Complesso Monumentale San Michele A Ripa, con il Patrocinio del Ministero Beni Ambientali e Culturali. (il TG3 ne da notizia e commento -vedi video allegato)

- Novembre 2001- La Quadriennale di Roma comunica che la documentazione dell’attività artistica inviata è stata inserita nell’archivio della Quadriennale in corrispondenza alla posizione intestata a nome di Nigro a disposizione della consultazione scientifica

- Aprile 2023 alcune sue opere sono esposte nella mostra collettiva “Tec Art l’arte in teca” nei locali della nuova sala espositiva della “La Vaccheria” all’EUR


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