Anita Finocchiaro - pittrice contemporanea

Sommergibilista: E’ nei suoi occhi, deboli, che mi sono tuffata a bombetta, lasciando cadere il mio miele nel suo. Ancora mi rifiuto di capire questo enorme buco nero, questo dubbio atroce che mi attanaglia e per cui ho speso tanta strada e lacrime e sorrisi e mani che si sfiorano, sconosciute solo ieri. Non ho abbastanza cuore e spazi di pensieri perchè potrei scriverne in eterno, scriverne in eterno, di questo volo di allodole, libellule e lucciole. Fatine del mio cuore, animine sante. Che sei? Dentro e fuori intorno a te, ti giro e ti rigiro, e ti vedo nascere, ti vedo morire, ti sento piangere, alzo lo sguardo e un tonfo ampio di onde entrano potenti dai muri e dalle finestre blindate di ricette e cocktail nefandi,misurati, gocciolanti. Parcelle di professori inutili e caffè senza zucchero, l’amore trapassa e buca, intimamente e il futuro chiama, oltre le casse e oltre le culle che vanno e vengono. Parti di corpi, plastique e punti di sutura, il giostraio maledetto, e la mamma è vuota e la mamma è assente. Non v’è tempo di miracoli. Disperazione e proseguire sulla strada. Ho compreso il volto dell’universo, e mi sono dispiegata per intero tutta sulla diagonale.