Antonio Ferràgina riceve i suoi primi insegnamenti di disegno e pittura presso lo studio dello zio Salvatore, affermato artista calabrese, e questa esperienza segnerà per molto tempo la sua precocissima produzione artistica che risulterà inevitabilmente influenzata dall'esempio dello zio.

Terminato il liceo si trasferisce a Firenze, dove si laurerà in architettura e conseguirà l’abilitazione all’insegnamento di disegno e storia dell’arte. Gli studi di architettura e di storia dell'arte, ivi svolti, diventeranno riferimenti fondamentali della sua formazione culturale e non mancheranno di orientare anche la sua esperienza artistica.

Dal 1993 Ferragina vive e lavora a Montepulciano, in provincia di Siena.

Per molti anni la sua opera pittorica si sviluppa attorno ai temi del paesaggio e della pittura di genere assumendo le forme di un eclettismo figurativo di prevalente matrice post impressionista.

In tempi più recenti, il maestro avvia un ripensamento del proprio linguaggio artistico e si dedica alla ricerca di una maturità espressiva che lo spinge verso un figurativismo più attento alla verosimiglianza, alla descrizione naturalistica ed alla cura dei dettagli.

Tuttavia, il nuovo indirizzo realista si rivela da subito una scelta di tipo complementare e strumentale, funzionale al rinnovamento perseguito: per Ferragina la pittura assume una funzione quasi terapeutica e più che un mezzo per la rappresentazione del reale diventa una lente con cui esplorare il proprio mondo interiore, da cui hanno origine le delicate e enigmatiche atmosfere di molte sue opere, in cui si trovano molto spesso coniugati verosimiglianza e immaginario onirico, con un continuo gioco di rimandi tra fantasia e realtà.

Il tutto viene, però, sapientemente esposto con la levità e la garbata ironia che contraddistingue il peculiare timbro stilistico del nostro autore.